A 100 anni dalla nascita di Astor Piazzolla, “Recuerdo de Astor” è l’omaggio firmato da Stefano Indino al grande compositore argentino, strumentista d’avanguardia e uno dei più importanti musicisti del XX secolo.
Il brano
“Recuerdo de Astor”, in uscita per Aventino Music, anticipa l’uscita dell’album “Tales of Wind”. Un vero e proprio ricordo del leggendario musicista argentino Astor Piazzola tramite un brano e delle sonorità che sono capaci di far emozionare.
«“Recuerdo de Astor” è stato realizzato nei nostri studi. Sia io che Paolo Batistini abbiamo delle ottime postazioni di recording e, nonostante il tempo dei distanziamenti sociali, abbiamo continuato a produrre musica e registrare. Il mix e il mastering sono stati curati da Aventino Music», sottolinea Stefano Indino.
Chi è Stefano Indino?
Stefano Indino, fisarmonicista e poli-strumentista con esperienza trentennale, ha iniziato a suonare la fisarmonica all’età di 7 anni per poi, a 13 anni, intraprendere anche lo studio della musica classica con il clarinetto. È autore di musica per il teatro e ha realizzato molte musiche per sonorizzazioni.
Ha all’attivo numerosi concerti in Italia e all’estero (Stoccolma, Tunisi, Slovenia, Guadalahara, Bruxelles, Israele, Toronto, Montral, Atlantic City, FoxWood Berna, Zurigo, ecc.). Produttore di dischi e presenze in programmi televisivi per Rai TV, ha inoltre collaborato con musicisti quali Nicola Piovani, Pippo Caruso, Fabio Frizzi, Gino Vannelli, Gianni Togni, Fiorella Mannoia, Gianluca Grignani, Massimo Ranieri e molti altri.
Quattro chiacchere con l’artista
Come nasce il brano? Qual è stato il suo sviluppo? Tante domande abbiamo rivolto a Stefano Indino:
Prima di tutto, benvenuto su Cinque Colonne Magazine! Partiamo con una domanda per rompere il ghiaccio: chi è Stefano Indino e come nasce il tuo rapporto con la musica?
Ciao amici, e grazie per l’opportunità che mi state offrendo con questa intervista.
Il mio rapporto con la musica nasce tanti anni fa. Avevo 7 anni e i miei genitori mi iscrissero a un corso di fisarmonica presso una piccola scuola nella campagna romana da cui provengo; da subito capii che poter riprodurre suoni attraverso uno strumento musicale era una qualcosa di potente che mi riempiva di gioia e soddisfazione, quindi, prima per gioco e successivamente in maniera più professionale, mi sono ritrovato nel fantastico vortice della musica.
È stata una grande fortuna aver incontrato la musica così presto!
L’augurio che faccio ai miei figli e ai giovani in generale è quello di fare della propria passione una professione.
Come ha avuto inizio la collaborazione con Aventino Music?
Conosco Claudio da qualche anno. Tra noi è nata una bella intesa professionale e tanta stima. Per lui ho inciso un disco di sue composizioni per fisarmonica e, una volta fondato Aventino Music, mi propose di realizzare un disco con lui. Da quel momento, è iniziato un percorso di collaborazione che permane ancora oggi. La cosa divertente è che per pura casualità viviamo a 300 mt di distanza che per una persona pigra come me è il massimo avere “l’editore della porta accanto”.
“Recuerdo de Astor”, un omaggio al grande Astor Piazzolla, qual è stato il suo sviluppo? Com’è nato?
Tutte le melodie musicali sono a disposizione degli uomini che le raccolgono e le mettono in musica, noi compositori abbiamo solo il privilegio e la sensibilità di scoprirlo prima degli altri, mi spiego meglio: mentre giocavo con la mia fisarmonica e viaggiavo con la fantasia, mi è stato donato questo tema che poi ho sapientemente sviluppato e messo in musica, il sapore è indubbiamente quello tanghero così ho ritenuto giusto omaggiare quel gigante che è stato Astor Piazzolla
Quanto Paolo Batistini e la sua chitarra hanno contribuito alla realizzazione del pezzo?
Se fossi un chitarrista vorrei essere Paolo Batistini.
Paolo è un cavallo di razza, un musicista straordinario, ha suonato le chitarre in molte delle mie ultime composizioni.
Per questioni di chiusure anti Covid abbiamo collaborato a distanza, io gli ho inviato un semplice provino con qualche indicazione ritmica e armonica e lui immediatamente ha registrato da casa sua la chitarra in un unico take che potrete apprezzare nel brano.
“Tales of Wind”, cosa ci puoi dire di questo tuo album prossimo all’uscita?
È un album che mi rappresenta molto, melodie ed armonie semplici e passionali che mettono a nudo la mia personalità, scritte senza pensare a un obbiettivo preciso se non quello di emozionare con una fisarmonica e una chitarra cercando di fare avvicinare ed incuriosire molte più persone alla fisarmonica e alla musica in generale.
Progetti futuri?
Ho il desiderio (come tutti gli artisti in questo momento) di tornare a suonare dal vivo, ma la mia grande forza è anche quella di sapermi reinventare e, perché no, scrivere altre musiche. Intanto quest’estate sarò presente nella tournée “Sogno e son desto” di Massimo Ranieri che seguo artisticamente da diversi anni. Entro fine anno vorrei uscire con il mio Album “Tales of Wind” e mi piacerebbe presentarlo in piccoli teatri ed Auditorium.
Un saluto ai lettori di Cinque Colonne Magazine
Vorrei ringraziare dell’attenzione tutti i lettori di Cinque Colonne Magazine ed auguro a tutti una buona estate 2021!