Recovery Fund: ci sono voluti quattro giorni e notti per arrivare ad un accordo vero che uscisse da logiche di schieramento ma alla fine l’Europa ce l’ha fatta ed ha licenziato un piano davvero senza precedenti che lancia anche una nuova concezione dello stare insieme in senso europeista e non cedendo alla miopia di piccoli Paesi che avevano il solo scopo di tenere sotto scacco l’intera Unione.
Noi abbiamo scelto una via diversa per informarvi correttamente: non spenderemo una sola parola in più ma vi daremo l’accesso al documento ufficiale dell’UE così che possiate farvi un’idea vostra precisa della portata di questo provvedimento.
Recovery Fund: il documento.
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La crisi COVID-19 pone l'Europa di fronte a una sfida di proporzioni storiche. L'UE e i suoi Stati membri hanno dovuto adottare misure di emergenza per preservare la salute dei cittadini e impedire il collasso dell'economia. Stiamo lentamente uscendo dalla fase acuta della crisi sanitaria. Sebbene la situazione sanitaria esiga ancora la massima vigilanza, l'attenzione si sta ora concentrando piuttosto sull'attenuazione dei danni socioeconomici.
A tal fine sono necessari uno sforzo senza precedenti e un approccio innovativo, in grado di promuovere la convergenza, la resilienza e la trasformazione nell’Unione europea. Su richiesta dei capi di Stato o di governo, la Commissione ha presentato, alla fine di maggio, un pacchetto di amplissima portata che combina il futuro quadro finanziario pluriennale (QFP) con uno specifico sforzo per la ripresa nell’ambito dello strumento Next Generation EU.
Next Generation EU e QFP
Next Generation EU e QFP sono indissociabili. Abbiamo bisogno dello sforzo per la ripresa per rispondere con rapidità ed efficacia a una sfida temporanea, ma questo potrà dare i risultati auspicati ed essere sostenibile soltanto se associato e in armonia con il tradizionale QFP, che dal 1988 plasma le nostre politiche di bilancio e offre una prospettiva a lungo termine.