Sarà la proiezione del docufilm ” Je so’ pazzo“, a inaugurare la rassegna cinematografica “Reale.Doc” del ristobistrò culturale “la festa dei folli”.
È la prima edizione della rassegna dedicata al cinema del reale. Un nuovo progetto, dopo le tante edizioni del cineforum “Primo Piano“, che mira, sempre di più, a realizzare, a Nola, il luogo di diffusione di creazioni cinematografiche. Con “Reale.Doc” la festa dei folli si propone di far conoscere e diffondere autori e opere audiovisive che offrono descrizioni e interpretazioni personali e singolari delle realtà passate e presenti del mondo.
Film e documentari di autori riconosciuti o meno noti come eccezionali strumenti di conoscenza, indagine, narrazione del reale.
Je so’ Pazzo di Andrea Canova per la Inbilico Teatro e Film della produttrice Ramona Tripodi, racconta l’ex OPG Sant’ Eframo attraversandolo nei luoghi della memoria insieme a Michele Fragna e alla sua esperienza di internamento, fino a testimoniare l’attuale processo di riconversione che ogni giorno avviene grazie al lavoro del Collettivo “Je so’ pazzo”, che ha trasformato quello che era un luogo di reclusione in uno spazio aperto di cittadinanza attiva.
Alla proiezione di Je so’ Pazzo saranno presenti il regista Andrea Canova, la produttrice Ramona Tripodi, Bruno Minotti, docente e Pasquale Saviano, Responsabile del Dipartimento di Salute Mentale di Nola
Giovedì 1 febbraio alle 20:30 sarà la volta di Due euro l’ora, prima opera di finzione, di Andrea D’Ambrosio. Il film, tra i tanti riconoscimenti, ha conquistato il premio per la miglior regia e per la migliore attrice protagonista al Bari Film Festival.
Due euro l’ora riguarda il tragico incendio che coinvolse due persone, nel 2006: la 15enne Giovanna Curcio e la 49enne Anna Maria Mercadante che morirono, in uno squallido scantinato, tra le fiamme che devastarono la fabbrica di materassi Bimal.Tex di Montesano sulla Marcellana, per cui lavoravano.
«Il film è ispirato a quell’episodio – spiega il regista D’Ambrosio – I personaggi sono immaginari ma come diceva Rosi “i personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce”. È stato un lavoro duro che ho scritto con Donata Carelli. Insieme abbiamo voluto raccontare un pezzo di Sud, parlando di lavoro, amore, amicizia, adolescenza, dei giovani e dei loro desideri inespressi. Un film che va alla memoria di Giovanna ed Anna Maria. Soprattutto, un film sulla “normalità” che stiamo vivendo. “Due euro l’ora”, che è il titolo della storia, rappresenta l’Italia di oggi, quella di Renzi, quella dei conflitti che resistono nel nostro Meridione».
Alla proiezione di due euro l’ora saranno presenti il regista Andrea D’Ambrosio e Vera Buonomo, Responsabile delle Pari Opportunità e delle Politiche di Genere UIL Campania.
Pagani di Elisa Flaminia Inno chiuderà, 22 febbraio alle 20:30, la rassegna “Reale.Doc”.
Dopo anni di partecipazione agli eventi devozionali e rituali della festa della Madonna delle galline, la regista ha scelto una storia e dei protagonisti.
Fonzino con la costruzione del Tosello Madre, costituisce la spina dorsale della struttura narrativa. Il Tosello è ara pacis – antico luogo di culto e aggregazione dove si esorcizza la miseria e si invoca la Madre – come si invocava il sole battendo la Diana, ovvero suonando la tammorra. Biagino incarna la Tradizione, è portatore di antichi saperi della vita rurale vesuviana che tiene in vita insieme alle donne anziane. Insieme ad Ermanno, Bruno e Maurizio sono parte di una comunità gay di devoti che svela la figura del femminiello – un essere superiore vicino alla condizione umana primigenia dell’androgino. Maestri del culto, virtuosi nel canto e nella danza sono dotati di una fede potente atta a sostenere questo particolare destino
“Reale.Doc” sarà anche un viaggio enogastronomico con degustazioni dei prodotti tipici, locali, campani dei produttori e coltivatori che hanno aderito al “Gas”, peperoncino clandestino.