I giovani costruttori Ance per far ripartire l’economia
Si terrà venerdì 28 giugno alle ore 10, nella sede dell’Associazione Costruttori Edili di Napoli (piazza dei Martiri, 58), il primo convengo interregionale dei Giovani del Mezzogiorno Ance ‘RESTART- Sud Europa, Un ponte per lo Sviluppo’. Ad aprire i lavori sarà Mario Presicci – coordinatore Giovani Mezzogiorno ANCE, poi i saluti di Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania, Domenico De Bartolomeo, presidente del comitato per i problemi del Mezzogiorno e delle isole ANCE, la tesi di Katia Paglia – Giovani Mezzogiorno ANCE e l’intervento di Gustavo Piga – professore ordinario di Economia politica presso l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”. A seguire la tavola rotonda con Erminia Mazzoni, Europarlamentare Pdl, Fulvio Bonavitacola, parlamentare Pd, componente della commissione Bilancio della Camera, Michele Emiliano, vice presidente dell’ANCI, Mauro Alessandri, sindaco di Monterotondo, Stefano Brancaccio, responsabile Investimenti della Cassa Depositi e Prestiti, Stefano Scalera, direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandro Fusacchia, consigliere del Ministro degli Affari Esteri per la diplomazia economica e Nicola De Santis dei Giovani Mezzogiorno ANCE. Le conclusioni sono affidate a Massimo Laux, componente dei Giovani Mezzogiorno ANCE e la chiusura al Presidente ANCE Giovani Filippo Delle Piane. Modera Helga Cossu, giornalista di Sky Tg 24.
Con questo convegno i Giovani costruttori dell’ANCE propongono un focus sui sistemi di finanza ‘alternativa’ utili a rilanciare l’economia delle costruzioni. In un contesto in cui gli investitori istituzionali non hanno disponibilità a rischiare capitali in operazioni il cui ritorno economico non sia garantito, i giovani ANCE propongono un più forte utilizzo di strumenti di finanza innovativa (Partenariato pubblico privato, Contratto di disponibilità e leasing in costruendo, per fare qualche esempio), ne analizzano punti di forza e di debolezza e suggeriscono un lavoro strutturale che porti a superare l’attuale, insufficiente utilizzo dei finanziamenti dell’UE, fonte privilegiata per le infrastrutture, destinata peraltro ad esaurirsi nei prossimi anni. Obiettivo dell’incontro è condividere le proposte con attori politici, istituzionali e proporre soluzioni che portino a meccanismi nuovi e più efficaci, risposte concrete e, dunque, l’avvio di un nuovo ciclo per il settore edile – ormai al collasso, in particolare nel Mezzogiorno – che resta traino dell’economia nazionale.