(Adnkronos) – Re Carlo III si è rivolto a un monaco greco-ortodosso per avere consigli spirituali dopo che gli è stato diagnosticato il cancro. Il sovrano avrebbe contattato segretamente l’archimandrita Ephraim, di cui sarebbe amico da oltre 25 anni, ovvero dalla morte della principessa Diana nel 1997. Il superiore del monastero di Vatopedi ha detto al Sun che “Carlo ha una sua vita spirituale. Siamo in contatto fin dalla sua diagnosi e credo che supererà il problema. Abbiamo un ottimo rapporto”.
Sembra che il re abbia visitato il Monte Athos diverse volte e in otto occasioni si sia recato presso l’abbazia del X secolo, dove disporrebbe di alloggi propri. “Non ci sono distrazioni, il re quindi può meditare, pregare e seguire antichi rituali come alzarsi alle 4 del mattino per seguire la liturgia che adora assolutamente”, ha raccontato una fonte al periodico britannico.
Il rapporto personale di Carlo con la Grecia e con la religione greco-ortodossa risale a suo padre, il principe Filippo, che era nato a Villa Mon Repos, nell’isola greca di Corfù e fu battezzato nella chiesa locale prima che la sua famiglia fuggisse dal Paese devastato dalla guerra quando lui era bambino.
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