Rapporto umanitario UNICEF 2019: i dati da ricordare
- Libia: 241.000 bambini sono bisognosi di assistenza umanitaria
- Venezuela: vari paesi dell’America Latina e dei Caraibi stanno ospitando 2,4 milioni di rifugiati e migranti venezuelani
- Afghanistan: si stima che nel 2019 3,8 milioni di bambini avranno bisogno di assistenza umanitaria e protezione
- Sud Sudan: 2,2 milioni di bambini non frequentano la scuola
- emergenza Rohingya: da agosto 2017, più di 730.000 profughi di etnia Rohingya, di cui 400.000 bambini, sono fuggiti dalle violenze nel Myanmar, rifugiandosi nel distretto di Cox’s Bazar nel vicino Bangladesh
- Bacino del Lago Ciad (Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Niger e Nigeria): quasi 21 milioni di persone sono coinvolte nei conflitti in corso
- Repubblica Centrafricana: nel 2019, 1,5 milioni di bambini – due terzi della popolazione infantile del paese – avranno bisogno di assistenza umanitaria
- Etiopia: 1,5 milioni di bambini sono sfollati
- Ucraina Orientale: quasi mezzo milione di bambini sono vittime del conflitto e hanno bisogno di protezione e assistenza umanitaria.
- la crisi in Siria, con interventi per 904 milioni di dollari a beneficio dei rifugiati siriani e delle comunità che li ospitano nei vari paesi del Medio Oriente (Egitto, Giordania, Libano, Iraq e Turchia)e azioni per 319,8 milioni all’interno della Siria stessa
- Yemen (542,3 milioni di dollari)
- Repubblica democratica del Congo (326,1 milioni di dollari)
- Siria (319,8 milioni di dollari)
- Sud Sudan (179,2 milioni di dollari).
Nei primi 10 mesi del 2018 l’UNICEF ha:
- fornito sostegno psico-sociale a 3,1 milioni di bambini e di loro genitori o tutori
- garantito accesso all’acqua potabile per 35,3 milioni di civili
- assicurato istruzione (formale e non) per 5,9 milioni di bambini
- vaccinato 4,7 milioni di bambini contro il morbillo
- salvato da morte per malnutrizione acuta grave 2,6 milioni di bambini
- fornire sostegno psicosociale a 4 milioni di bambini e di persone che si prendono cura di loro
- fornire accesso all’acqua potabile a circa 43 milioni di persone
- raggiungere 10,1 milioni di bambini con istruzione di base formale e non formale
- vaccinare 10,3 milioni di bambini contro il morbillo
- curare 4,2 milioni di bambini da malnutrizione acuta grave
I bambini che sono continuamente esposti a violenze o conflitti rischiano di vivere un vero e proprio stato di stress tossico – una condizione che, senza il giusto sostegno, può incidere negativamente e in modo permanente sul loro sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo.
Gli interventi dedicati alla protezione dell’infanzia – tutte le azioni finalizzate a prevenire o a rispondere ad abusi, abbandono, sfruttamento, traumi e altre forme di violenza – ammontano, all’interno dell’appello generale, a 385 milioni di dollari (fra cui 121 milioni riservati ai servizi di tutela per i bambini colpiti dalla crisi siriana.
«Oggi milioni di bambini che vivono in situazioni di conflitto o disastri subiscono terribili livelli di violenza, stress e trauma» commenta Henrietta Fore, Direttore dell’UNICEF. «L’impatto che hanno i nostri servizi di protezione dell’infanzia non sarà mai abbastanza enfatizzato.
Rapporto umanitario UNICEF 2019: fondi insufficienti