È stato presentato a Milano il “Rapporto Annuale 2017 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, a cura del Centro di Coordinamento RAEE.
Dall’analisi dei dati 2017 emerge un ulteriore rafforzamento della raccolta differenziata di RAEE in Italia: i volumi gestiti sono cresciuti del 4,7% rispetto al 2016, un risultato che conferma il percorso virtuoso intrapreso dal Paese negli ultimi anni e mostra gli effetti positivi delle azioni volte ad incrementare la raccolta previste dagli Accordi di Programma siglati dal Centro di Coordinamento RAEE.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti nella raccolta di RAEE 2017, grazie all’impegno dei Sistemi Collettivi e di tutti i gestori della raccolta, siano essi Comuni, aziende della gestione rifiuti oppure distributori e installatori di apparecchiature elettriche e elettroniche – commenta Giancarlo Dezio, Presidente del Centro di Coordinamento RAEE. “Il quadro è positivo, ma gli obiettivi europei ci incalzano e dobbiamo guardare al futuro. In primis è necessario colmare gli squilibri che ancora persistono nel Paese; gli enti locali sono chiamati ad attuare serie politiche di informazione e infrastrutturazione per supportare la diffusione della cultura della raccolta. Il Sistema RAEE Italia anche nel 2017 ha dato il proprio significativo apporto: i Produttori di AEE, attraverso i Sistemi Collettivi, hanno messo a disposizione quasi 20 milioni di euro tra premi di efficienza, fondo di infrastrutturazione e fondi per comunicazione”.
Dati nazionali Raccolta RAEE 2017
Nel corso del 2017 la raccolta complessiva di RAEE gestita dai Sistemi Collettivi è stata pari a 296.274.320 kg. Un risultato soddisfacente che rafforza il trend di crescita iniziato nel 2014 con un ulteriore aumento annuale del 4,7%, vale a dire oltre 13 milioni di chilogrammi di RAEE raccolti in più rispetto all’anno precedente. Il dato medio pro capite si attesta a 4,9 kg per abitante. La rete di Centri di Raccolta attivi sul territorio nazionale comprende 4.076 strutture, con un ulteriore miglioramento del servizio a disposizione dei Cittadini e Consumatori per il corretto conferimento dei RAEE.
Questi risultati sono il frutto della costante attività di sensibilizzazione volta a diffondere la cultura della raccolta dei RAEE. A questo aspetto si affiancano gli effetti positivi degli importanti Accordi di Programma siglati dal Centro di Coordinamento RAEE nell’ultimo triennio e di una leggera riduzione della dispersione originata dal calo del valore delle materie prime.
Per proseguire il percorso virtuoso intrapreso dall’Italia verso il raggiungimento degli obiettivi di raccolta europei, l’azione di contrasto alla dispersione e al commercio illegale dei RAEE resta un obiettivo prioritario sia per lo Stato italiano sia per tutto il Sistema RAEE.
La classifica dei 5 Raggruppamenti
All’interno dei Centri di Conferimento, i RAEE sono raccolti in modo differenziato sulla base di cinque Raggruppamenti, che corrispondono alle diverse esigenze di trattamento e riciclo dei materiali contenuti nei rifiuti. Nel 2017 il Raggruppamento 2 (Grandi Bianchi) risulta il più raccolto con oltre 96mila tonnellate di RAEE.
Il dato è positivo per tutte le tipologie di RAEE ad eccezione di R3 (Tv e Monitor) che, coerentemente con l’andamento di questo settore negli ultimi anni, segna un -3,76% rispetto al 2016.
In particolare, nel corso del 2017 R1 (Freddo e Clima) cresce del 5,63%, R2 (Grandi Bianchi) del 7,35%, registrando la performance di raccolta assoluta migliore, R4 (Piccoli Elettrodomestici) presenta un incremento del 9,04% e R5 (Sorgenti Luminose) del 5,69%.
La raccolta nelle Regioni: ancora carenti le infrastrutture nel Sud Italia
Il Rapporto Annuale 2017 registra un andamento della raccolta positivo in tutto il Paese, nonostante permangano differenze evidenti tra le diverse aree territoriali. Nord e Centro rafforzano ulteriormente il dato di crescita della raccolta complessiva rispetto al 2016 e le zone del Sud Italia, in cui si registra ancora una pesante fase di ritardo, mostrano un buon incremento della raccolta che dovrà essere potenziato nel prossimo futuro. La stessa situazione si osserva nella raccolta pro capite, in crescita in tutta Italia.
Nelle Regioni del Nord la raccolta complessiva risulta in aumento del 5,30% rispetto al 2016 e quella media per abitante ammonta a 5,95 kg. Sul dato assoluto tutte le Regioni registrano un segno positivo, tra cui spicca un aumento a doppia cifra in Emilia Romagna (+12,69%). La Valle d’Aosta conferma il suo primato nazionale nella raccolta pro capite con 9,94 kg di RAEE per abitante. Tra le regioni più virtuose si distinguono anche Trentino Alto Adige e Emilia Romagna, con circa 7,2 kg di RAEE raccolti per abitante.
Nel Centro Italia si registra un incremento della raccolta assoluta del 5,58% rispetto all’anno precedente, con dati positivi in tutte le Regioni ad eccezione delle Marche. La media pro capite sale a 4,94 kg di RAEE per abitante, in linea con il dato nazionale. Da segnalare l’ulteriore aumento dei quantitativi assoluti del 10,03% nel Lazio e dell’8,65% in Abruzzo. Nonostante il miglioramento, la media pro capite di entrambe le Regioni si attesta ancora al di sotto della media dell’area geografica di riferimento.
Nel complesso prosegue la fase di crescita della raccolta differenziata di RAEE registrata lo scorso anno nell’area Sud e Isole, anche se con un più timido aumento della raccolta del 2,19%. Tutte le Regioni presentano risultati positivi ad eccezione di Campania e Molise; le migliori performance nell’incremento della raccolta sono attribuibili a Puglia e Calabria, con un aumento rispettivamente del 12,37% e 11,46%. Incrementi anche per Basilicata e Sicilia, anche se non sufficienti. Come sempre spicca la positiva situazione della Sardegna: ad eccezione di quest’ultima regione in tutta l’area i dati sono influenzati da una scarsa diffusione dei Centri di Raccolta, particolarmente carenti in Puglia e Sicilia.
Un quadro quindi, che si conferma anche per la raccolta pro capite, dove spiccano i risultati di Sardegna e Molise, le uniche due Regioni dell’area Sud e Isole al di sopra del dato medio nazionale.
Nella classifica delle Regioni, la Valle d’Aosta conferma il primato nazionale nella raccolta pro capite con 9,94 kg di RAEE per abitante. Per valori assoluti, sul podio nazionale spicca la Lombardia con 57.651.698 kg di RAEE raccolti. Nell’area del Centro Italia la Toscana si conferma regione più virtuosa sia per raccolta complessiva, con 24.956.351 kg di RAEE, sia per media pro capite, pari a 6,67 kg/ab. Tra le Regioni del Sud e Isole la Sardegna è in prima posizione nella raccolta pro capite, con circa 7 kg/ab, mentre la Campania registra i più alti quantitativi assoluti con 16.671.107 kg di RAEE, nonostante il calo del 5,82% registrato nel 2017. Nelle ultime posizioni della classifica si trovano Puglia e Sicilia, ancora sotto i 3 kg/ab di media pro capite, risultato ben al di sotto della media nazionale e degli obiettivi di raccolta europei.
Andando ad analizzare la diffusione dei Centri di Raccolta, al primo posto si trovano a pari merito Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta con 20 CdR ogni 100.000 abitanti. La Lombardia vanta il maggior numero di Centri di Conferimento, con 859 Centri di Raccolta (di cui 522 aperti dalla Distribuzione) e 102 Altri Centri.
Dichiara il Presidente Dezio: “Il Centro di Coordinamento RAEE sta lavorando intensamente per il futuro, a partire dall’impegno nel portare a regime le attività previste dall’accordo di programma sul trattamento, che costituisce un elemento di distinzione della filiera dei RAEE. Siamo certi che il Ministero dell’Ambiente non ci farà mancare, ancora una volta, il suo supporto per la redazione del Decreto sull’adeguato trattamento dei RAEE. Altro argomento di un futuro che è ormai un pressante presente per tutti i produttori di apparecchi e per i loro sistemi collettivi, è l’ambito aperto della direttiva europea – prosegue Dezio – Non sappiamo quali e quanti saranno i produttori e i prodotti coinvolti ma come per ogni cambiamento sarà necessario lavorare tutti assieme perché questo porti al raggiungimento dei risultati attesi. Il Centro di Coordinamento è in prima linea per agevolare tutti coloro che si troveranno ad affrontare queste novità”.