Rapporto interspaziale, da Astronave Scrash a Pianeta Sprizz.
Oggetto: Pianeta Terra.
Dopo il mio ingresso nel Sistema Solare ed il sorvolo di tutti i pianeti orbitanti, sono entrato nello spazio aereo della Terra, l’unico con forme di vita intelligente. Ho posizionato l’Astronave sopra una Città con caratteristiche uniche, per colori, profumi, bellezze, musicalità e vitalità della gente.
Come da ordini vi invierò rapporti sulla vita di questo popolo, cercando come consuetudine di individuare i particolari, per comprenderne lo spirito.
Nome Città: Napoli
Terzo Rapporto
In qualunque posto stazioni la mia astronave sopra questa incredibile città, vengo avvolto da un odore caldo e nel contempo fresco, morbido che sa di Sole. E’ incredibile come questo profumo riesca ad avvolgere e compenetrare all’istante, mettendo in moto tutti i meccanismi del piacere e della fame. Non è stato per me difficile, visto la diffusione di questo prodotto, individuarne la provenienza e la forma. E’ una pasta morbida realizzata con farina di grano tenero denominato ‘00’, completamente priva di grassi, lungamente lievitata, sapientemente distesa con le dita fino a realizzare una sottile sfoglia con bordi alti. Con un cucchiaione viene versato e spalmato su di esso una salsa rossa realizzata con ortaggio chiamato pomodoro e un formaggio bianco filante denominato mozzarella. Tre componenti assolutamente semplici, comuni su questo pianeta in tutte le latitudini e praticamente inodori. Il miracolo avviene quando questa realizzazione tonda viene inserita per circa 60 secondi all’interno di un contenitore chiamato forno scaldato con pezzi di legno a circa 450 °C . Un profumo inarrivabile, coinvolgente e inebriante esplode durante la cottura. Cosi nasce la Pizza. Il nome che il popolo a dato a questo miracolo. Solo dalla creatività innata di queste genti poteva nascere questa fonte di piacere e nutrimento ineguagliabile. Non è un caso se la pizza, realizzata con semplici prodotti, che dagli anni 50 del secolo scorso ha invaso e conquistato profumatamente tutto il pianeta, sia stata partorita in questa terra. Ho imparato, da questo mio osservatorio privilegiato, a conoscere i napoletani: esseri unici per creatività nel caleidoscopio…….…….…… del……………… .…genere………………. umano.
La semplicità deve essere la base della pizza. Nella tradizione della Cucina Napoletana sono previste solo due varianti: Pizza Marinara con pomodoro, aglio, origano e olio e Pizza Margherita con pomodoro, mozzarella bovina a listelli, mozzarella di bufala campana a cubetti, basilico e olio.
“Perciò nun’ è cercate sti pizze complicate ca fanno male ‘a sacca e ‘o stommaco patì” Scritta posta nella famosa pizzeria di Napoli “Da Michele”.
Da informazioni “sicure” avute dal parcheggiatore abusivo, che tutti i giorni con la scaletta sale fin quassù, sulla mia astronave per il pagamento della sosta nel cielo che sovrasta Napoli, ho saputo che La prima attestazione scritta della parola pizza risale a un contratto di locazione siglato in volgare nel 997. Il termine sembra derivi da pita o pitta, il pane arabo, lievitato piatto e rotondo, a base di farina di grano. Un piatto per i poveri, una focaccia schiacciata e coperta con olio, strutto e foglie di basilico, chiamata pitta alla Mastunicola. Poi nel XVI secolo si aggiungono, nobilitandola, olio di oliva, formaggio, mozzarella, acciughe e pescetti. Infine nel XVIII secolo si aggiungono anche anche i pomodori. Una leggenda poi vuole che nel giugno 1889, per onorare la Regina d’Italia Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito crei la pizza Margherita, condita con pomodori, mozzarella e basilico, per rappresentare i colori della bandiera italiana.
Appena rientrerò su Sprizz, porterò con me ricetta ed ingredienti di questo meraviglioso piatto. Penso che entro un anno potremo aprire una pizzeria Napoletana anche sul nostro Pianeta. Ho trovato pizzaioli napoletani pronti a seguirmi.
Continuo a monitorare questa città al fine di comprenderne sempre di più l’anima.
Fine Rapporto
Comandante XYZ By Roberto Zuccotti