È un Paese da ri-costruire quello fotografato dal Rapporto Italia Eurispes 2020. Ricostruire una cornice di valori e regole che possano permettere a tutti di ritrovare il senso di responsabilità necessario per affrontare i rapidi cambiamenti che stiamo vivendo e le sfide a cui siamo chiamati a rispondere. Grande accusata la politica, chiamata a dissolvere il clima di odio imperante e a rimettere in collegamento tra loro sistema e Paese. I dati Eurispes sul Sistema Sanitario in Italia scattano una fotografia molto distante dalle credenze più diffuse.
Cos’è il Rapporto Italia Eurispes
Il tradizionale documento giunto alla sua 32sima edizione illustra il nostro Paese attraverso sei dicotomie giudicate tra le più rappresentative dei giorni nostri: Valori/Comportamenti, Creazione/Distruzione, Episteme/Doxa, Eguaglianza/Disuguaglianza, Libertà/Soggezione, Hostis/Hospes. Una visione duale, quindi, che mette in luce le contraddizioni italiane. Le indagini campionarie che corredano il documento hanno affrontato temi di rilevante attualità tra i quali la fiducia nelle Istituzioni, la situazione economica delle famiglie e i consumi, l’immigrazione e l’accoglienza, la legalizzazione della cannabis, l’uso delle sigarette elettroniche, lo stalking e il revenge porn, la sensibilità ambientale, la salute e l’antisemitismo.
Il Rapporto Italia Eurispes sulla salute
Secondo i Dati Eurispes nei cittadini è aumentata la fiducia nel Sistema Sanitario in Italia. Un enorme contributo a questo sentimento di fiducia lo ha dato senz’altro l’evoluzione della tecnologia digitale in medicina. Il sistema Tessera Sanitaria, la ricetta medica elettronica, la cartella clinica elettronica, il Centro Unico di Prenotazione (CUP), l’inoltro per via telematica dei certificati medici sono tutte misure che hanno contribuito a costruire la credibilità del nostro Sistema Sanitario.
Come emergenze salute per la nostra popolazione il Rapporto Eurispes ha individuato l’obesità e il fumo. L’Italia è il secondo Paese in Europa per obesità infantile e quarto per obesità femminile. Un risultato al quale concorrono non solo le abitudini alimentari sbagliate ma anche la dipendenza dalla tecnologia che incentiva comportamenti sedentari.
Il fumo, dal canto suo, è ancora la prima causa di morte nonostante l’informazione sui suoi rischi sia parecchio diffusa. I tabagisti in Italia sono il 20% della popolazione. Di questi, il 60% sono uomini, il 40% donne. Alle sigarette tradizionali, che continuano a essere le regine del mercato, si stanno associando sempre più frequentemente quelle elettroniche considerate dalla maggioranza meno dannose.
Il Rapporto Eurispes “riabilita” il Mezzogiorno
Sempre riguardo al Sistema Sanitario in Italia, il Rapporto Eurispes smentisce quelle che sono le credenze radicate sul Mezzogiorno che lo vogliono sanguisuga delle risorse elargite dal Nord. La disparità tra Nord e Sud nella spesa sanitaria nel 2011 ha ammmontato a 500 euro pro capite. Minori investimenti nella sanità del Mezzogiorno significa per i suoi abitanti costi più elevati a fronte di prestazioni mediche meno efficienti e liste d’attesa interminabili. In casi più gravi, il gap viene colmato spostandosi per farsi curare al Nord, circostanza che comporta un ulteriore impoverimento delle regioni meridionali a vantaggio di quelle centrosettentrionali.