Il Consiglio Europeo ha informato il Parlamento europeo di non poter accogliere tutti gli emendamenti da esso presentati al bilancio dell’UE per il 2017, adottato lo stesso giorno.
Questa situazione farà scattare un periodo di conciliazione di tre settimane per consentire al Consiglio e al Parlamento di appianare le divergenze.
“Sono lieto di constatare che il Consiglio e il Parlamento condividono gli stessi obiettivi per il bilancio UE 2017: consentire all’UE di affrontare la crisi migratoria, rafforzare la sicurezza, stimolare la crescita e creare occupazione. Per questo motivo confido nel fatto che riusciremo a trovare un accordo sul miglior bilancio possibile per l’UE – un bilancio che vada a beneficio dei contribuenti dell’Unione, dei cittadini europei e delle imprese europee“, ha affermato Ivan Lesay, sottosegretario di Stato delle finanze slovacco e presidente del Consiglio.
Secondo il Consiglio le principali sfide da affrontare per raggiungere un accordo sul bilancio UE 2017 sono connesse al rispetto dei seguenti elementi:
- il quadro finanziario pluriennale (QFP) dell’UE per il periodo 2014-2020: il Parlamento chiede che il livello degli impegni sia ben al di sopra dei massimali di spesa del QFP; ciò ostacolerebbe seriamente la capacità dell’UE di reagire a esigenze impreviste
- la stima delle esigenze di pagamento per il 2017: il Parlamento vuole che il livello dei pagamenti sia superiore alle esigenze stimate; ciò costringerebbe gli Stati membri a contribuire al bilancio dell’UE oltre quanto necessario, in un momento in cui faticano a risanare le rispettive finanze pubbliche
- l’accordo raggiunto con il Consiglio nel 2015 sul finanziamento del Fondo europeo per gli investimenti strategici: il Parlamento chiede che questo accordo sia riaperto; ciò ridurrebbe il margine finanziario dell’UE per far fronte a esigenze impreviste in materia di ricerca e ad altre spese orientate al futuro
- l’impegno delle istituzioni dell’UE di ridurre il proprio personale del 5% entro il 2017: il Parlamento intende limitare la riduzione del suo personale a un livello ben lungi da tale obiettivo; ciò rischia di compromettere la credibilità del Parlamento e dell’Unione europea nel complesso
- la portata dei colloqui di conciliazione: il Parlamento intende discutere il bilancio annuale dell’UE e la revisione intermedia del QFP come un pacchetto unico; ciò avrebbe l’effetto di fondere due fascicoli che sono oggetto di procedure decisionali molto diverse e che dovrebbero pertanto essere trattati come due serie distinte di negoziati