(Adnkronos) – Sono oltre 20 i morti tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania in seguito ad attacchi di Israele nell’ambito dell’offensiva lanciata dopo gli attacchi compiuti il 7 ottobre da Hamas. Sei palestinesi sono rimasti uccisi in un raid aereo israeliano a Jenin, in Cisgiordania secondo quanto riferisce il ministero della Sanità dell’Autorità palestinese, citato dal Times of Israel. Almeno 16 palestinesi sono invece stati uccisi e altri 50 feriti dopo due attacchi dell’esercito israeliano contro la città di Khan Younis e il campo profughi di al-Maghazi.
Raid di Israele su Striscia Gaza e Cisgiordania
Il primo degli attacchi ha colpito una casa di Khan Younis che ospitava un gran numero di sfollati, uccidendo dodici civili e ferendone altri 50 in varia misura, secondo quanto riferito da fonti locali all’agenzia di stampa Wafa. Inoltre, le forze aeree dell’esercito israeliano hanno bombardato una scuola gestita dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, UNRWA, che ospitava gli sfollati nel campo di Al Maghazi, nel centro della Striscia. L’attacco ha ucciso almeno altre quattro persone, tra cui una donna.
Quattro agenti della Polizia di Frontiera sono rimasti feriti in un’esplosione la notte scorsa a Jenin, in Cisgiordania, dove era in corso un’operazione antiterrorismo delle forze israeliane. Secondo quanto riferito dalle Forze di difesa israeliane e dalla polizia, citate dal Times of Israel, ad esplodere – mentre unità militari entravano a Jenin per un’operazione antiterrorismo – è stato un ordigno collocato sul bordo della carreggiata. La deflagrazione ha investito un mezzo della Polizia: quattro gli ufficiali rimasti feriti, due dei quali in modo grave.
Oltre 20 morti
Un cittadino israeliano di circa 30 anni è stato ucciso in una sparatoria in Cisgiordania, tra gli insediamenti di Eli e Ofra, in quello che viene considerato un possibile attacco terroristico. L’uomo è stato dichiarato morto sul posto dai medici che lo hanno soccorso. Lo riporta il Times of Israel. Secondo le informazioni divulgate da alcuni media dopo i fatti, la vittima era un arabo israeliano.
“Siamo arrivati rapidamente sul posto e abbiamo trovato l’uomo, seduto in auto, con ferite di arma da fuoco sul corpo. Siamo intervenuti, ma le sue ferite erano gravi”, ha raccontato un membro dell’equipe di paramedici citato dal Jerusalem Post. Le forze israeliane sono sul posto alla ricerca dei sospetti terroristi che potrebbero aver ucciso l’uomo, rende ancora noto il Times of Israel. La zona è stata temporaneamente chiusa al traffico mentre si cerca di ricostruire i fatti senza escludere alcuna pista nelle indagini.
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