Comprendere gli effetti delle radiazioni cosmiche sulla biologia umana è la prossima sfida da affrontare in attesa delle missioni di esplorazione umana su Marte. Proprio per questo motivo, la NASA ha ideato il Fast Neutron Spectrometer, un dispositivo per la rilevazione della radiazione neutronica installato a bordo della ISS nel dicembre dello scorso anno.
Questo tipo di radiazione viene prodotta quando le particelle cariche di energia provenienti dal Sole e al di fuori del Sistema Solare interagiscono con altre di diversa natura, come quelle della superficie di un pianeta o di un veicolo spaziale: questi neutroni sono vitali per soli 13 minuti prima del decadimento.
Il Fast Neutron Spectrometer è stato testato e calibrato all’interno di acceleratori di particelle: se funzionerà come previsto, aiuterà a capire in che misura i neutroni contribuiscono alla radiazione assorbita dagli astronauti.
Anche se l’ambiente della Stazione non può essere considerato spazio profondo, lo spettrometro garantirà comunque una prima misura, utile ad analisi future.
Dopo l’installazione, lo spettrometro è stato spostato in diverse posizioni all’interno dalla ISS e attualmente si trova nel Nodo 1. Da qui, controllerà il livello delle radiazioni neutroniche per sei mesi inviando i dati a un computer a bordo che verranno controllati giornalmente da un team della NASA.