Dopo Sicilia, Lombardia e Puglia, il progetto di Medici Senza Frontiere #RACCONTIUMANI ritorna a viaggiare per l’Italia, questo mese fa tappa in Emilia-Romagna e in Campania, per raccontare al pubblico le sfide dell’assistenza umanitaria attraverso la testimonianza diretta di chi ci ha lavorato in prima linea. 
Incontri “a tu per tu” con cittadinanza e istituzioni, organizzati nelle scuole, nei circoli territoriali, nei luoghi di ritrovo di grandi o piccoli comuni italiani, che toccheranno diverse regioni lungo tutto l’anno.  In Campania sarà Bianca Barone, antropologa campana tornata da una missione di un anno in Sud Sudan dove con MSF si è occupata della formazione e dello sviluppo del personale locale.
Gli operatori umanitari di MSF come Bianca operano in paesi spesso sconosciuti, nelle principali emergenze in tutto il mondo per soccorrere le popolazioni colpite, fornire cure mediche, far nascere bambini, gestire programmi nutrizionali: un’azione difficile e rischiosa.  
“Quando sono partita come operatrice umanitaria di Medici Senza Frontiere l’ho fatto senza crearmi grandi aspettative. Ma giorno dopo giorno, durante questo anno trascorso in Sud Sudan, lavorando fianco a fianco ad un team di circa 700 persone, ho capito che eravamo tutti mossi da un unico obiettivo possibile: quello di garantire cure mediche di qualità a tutte le persone che incontravamo sul nostro cammino.” racconta Bianca.
In Sud Sudan, le recenti gravi inondazioni nel nord-est del paese hanno lasciato migliaia di persone bloccate in aree inaccessibili, senza la possibilità di accedere a cure mediche. Questo si aggiunge alla già fragile situazione di quello che è lo stato più giovane del mondo: il conflitto scoppiato a dicembre 2013 ad oggi ha provocato decine di migliaia di vittime e costretto alla fuga due milioni di persone nei paesi vicini, mentre altri due milioni sono sfollati all’interno del paese.