Le telecamere sono collegate alle centrali operative delle forze dell’ordine che monitorano in tempo reale tutto ciò che accade nel capoluogo campano. Speciali lettori ottici consentono, inoltre, la lettura delle targhe delle automobili e sono in grado sia di segnalare un veicolo sospetto o ricercato, sia di ricostruire il percorso di una vettura e di georeferenziarne il transito
Quattrocentoquattordici nuovi dispositivi, tra telecamere e lettori ottici, andranno a potenziare il sistema di controllo attraverso la videosorveglianza della città di Napoli, creando una rete omogenea e a diffusione capillare a sostegno degli operatori impegnati quotidianamente per garantire la sicurezza dei cittadini. Il progetto, realizzato dal Pon Sicurezza, il Programma gestito dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza e cofinanziato dall’Unione Europea, fa parte del più ampio progetto di fornitura, installazione e messa in opera di un nuovo sistema di videosorveglianza nella regione Campania. La presentazione ufficiale agli organi di stampa è avvenuta oggi nella Sala Profili della Prefettura di Napoli. Presenti,il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, l’Autorità di Gestione del Pon Sicurezza e vicecapo vicario della Polizia Nicola Izzo, il prefetto di Napoli Andrea de Martino, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Per la realizzazione del nuovo sistema di controllo e monitoraggio del territorio lo stanziamento è stato, per la sola città di Napoli, di 8.800.000 euro. “Il progetto conferma la forte volontà di contrasto al crimine e fornisce un grossissimo contributo alla battaglia per la legalità “, ha detto il ministro dell’Interno, Cancellieri. L’Autorita’ di Gestione del Pon Sicurezza, prefetto Nicola Izzo, ha sottolineato che ”quello di Napoli rientra in un ampio e complesso progetto che interessa tutte le province delle quattro regioni Obiettivo Convergenza – Campania, Calabria, Puglia e Sicilia – e ha una triplice finalita’: la prevenzione dissuasiva, la repressione e la formazione degli operatori della sicurezza’. Si tratta, ha precisato il prefetto Nicola Izzo, di un “progetto tecnico coordinato da Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri che ha, dunque, non solo finalità preventive ma che rappresenta anche uno strumento importante di indagine attraverso il controllo dei transiti e dei flussi esaminati dal CEN che ha sede proprio a Napoli’. “Il potenziamento della videosorveglianza consentirà di monitorare ciò che avviene in particolare nelle aree più a rischio”, ha aggiunto il prefetto di Napoli de Martino. Barra, Chiaia, Chiaiano, Pendino, Pianura, Ponticelli, Porto, Quartieri Spagnoli, San Carlo Arena, San Ferdinando, San Giovanni, San Giuseppe, San Lorenzo, Sanita’, Scampia, Secondigliano, Soccavo, Stella, Vasto Arenaccia, Vomero: questi i quartieri napoletani in cui i 414 dispositivi sono stati installati. La dislocazione e l’individuazione delle aree è avvenuta in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le telecamere sono collegate alle centrali operative delle forze dell’ordine che monitorano in tempo reale tutto ciò che accade nel capoluogo campano. Speciali lettori ottici consentono, inoltre, la lettura delle targhe delle automobili e sono in grado sia di segnalare un veicolo sospetto o ricercato, sia di ricostruire il percorso di una vettura e di georeferenziarne il transito. Sempre in Prefettura, si è svolta una simulazione del funzionamento dei dispositivi installati.