L’arginina è un amminoacido ordinario che non è ritenuto essenziale nel soggetto adulto, dal momento che il nostro organismo è in grado di sintetizzarlo da solo a partire dalla citrullina, tramite il ciclo dell’urea che garantisce la conversione. Questa sostanza, inoltre, è presente in parecchi alimenti proteici, come i semi oleosi – a cominciare dalle noci – e i prodotti animali. Che cosa avviene, dunque, nel corpo umano per arrivare alla sintesi di arginina? Prima di tutto viene prodotta la citrullina dalle cellule epiteliali dell’intestino tenue, grazie all’azione svolta dal glutammato e dalla glutammina. Dopodiché il flusso sanguigno assorbe la citrullina, che così può essere portata al rene, dove si verifica la conversione da citrullina ad arginina, che così viene restituita al sangue.
L’arginina e la funzionalità di reni e intestino
Nel caso in cui si abbia a che fare con una funzionalità ridotta dei reni o dell’intestino, la sintesi di arginina può risultare compromessa. In tale circostanza si innesca un effettivo fabbisogno dietetico. Per esempio l’arginina è ritenuta essenziale nei bambini, per via di processi metabolici che sono considerati ancora immaturi. Le fonti animali di questa sostanza sono le uova, i latticini, il pesce e la carne, mentre sono fonti vegetali le noci e i legumi.
Perché l’arginina è importante?
Se scopri i benefici dell’arginina, ti renderai conto che questo aminoacido ricopre un ruolo di primo piano per la sintesi proteica: è infatti uno dei venti amminoacidi proteinogenici. Ma non è tutto, perché il ruolo dell’arginina emerge con evidenza nelle proteine istoniche, che supportano il DNA e che risultano coinvolte in maniera attiva nella regolazione dell’espressione epigenetica. Dalla riconversione in citrullina deriva l’ossido nitrico, che è una sostanza che si caratterizza per una significativa azione vasodilatatrice. Nel momento in cui i vasi sanguigni si dilatano, i valori di pressione del sangue vengono regolati con effetti benefici.
Arginina a cosa serve
Vale la pena di ricordare, poi, che l’arginina è coinvolta anche nel rilascio di ormoni, nella funzione immunitaria, nella guarigione delle ferite, nella divisione cellulare e nello smaltimento dal corpo dell’ammoniaca. Essa può essere utilizzata in qualità di integratore, al fine di migliorare le performance atletiche: infatti un aumento della vasodilatazione contribuisce a rendere più rapido lo smaltimento dei prodotti metabolici di scarto che sono correlato all’affaticamento muscolare, quali l’ammoniaca e il lattato, che vengono prodotti dal corpo umano nel corso dell’esercizio fisico.
Arginina benefici per l’attività sportiva
Come si è accennato, una parte dell’arginina è destata a essere convertita in ossido nitrico, per effetto del quale non solo il flusso sanguigno viene aumentato, ma cresce anche l’apporto al muscolo scheletrico di sostanze nutritive e ossigeno. Si è rilevato che la vasodilatazione può essere favorita dall’infusione nel sangue di dosi elevate di arginina. Questa molecola, inoltre, agisce da precursore per la produzione di creatina, che è una sostanza che riveste un ruolo importante nei meccanismi energetici muscolari. Infine è in grado di accrescere il rilascio dell’ormone della crescita, che è uno stimolo attivo per la crescita muscolare.
Gli effetti collaterali
Le dosi di arginina sono ritenute sicure fino a un massimo di 20 grammi al giorno. A dosi comprese tra i 9 e i 30 grammi al giorno, invece, fra le reazioni avverse più diffuse ci sono i disturbi gastrointestinali (quali la nausea, il gonfiore e la diarrea) e il calo della pressione sanguigna, che può essere associato a mal di testa. È necessaria una specifica attenzione, in particolare, per i soggetti che hanno problemi di herpes genitale o labiale, per le persone asmatiche e allergiche e per coloro che hanno una storia recente di infarto.
Le interazioni con i farmaci
Se assunta in qualità di integratore, l’arginina può interagire con farmaci come gli antidiabetici e i diuretici: in questo secondo caso, l’assunzione abbinata a spironolattone e amiloride può favorire lo sviluppo di iperkaliemia, vale a dire un eccesso di potassio. Occorre prestare attenzione anche a nitrati e antipertensivi, in virtù del pericolo di ridurre in misura significativa la pressione. L’uso combinato a farmaci destinati al trattamento della disfunzione erettile può, invece, essere causa di un abbassamento eccessivo della pressione. In ogni caso è sempre auspicabile chiedere un consulto al proprio medico per non correre rischi.