Le sanzioni dell’Inghilterra inflitte al patron del Chelsea, Abramovic, fanno chiedere quale sarà il futuro del club campione d’Europa e del mondo in carica. Una situazione “surreale” che attende di essere risolta.
Sanzioni Abramovic, il Chelsea alla ricerca del proprio futuro
Può la squadra che detiene la Champions League e il mondiale per Club non sapere quale sia il suo futuro più prossimo? E’ quello che sta accadendo al Chelsea che sta subendo, in maniera incolpevole, le sanzioni che il governo di Boris Johnson ha inflitto agli oligarchi russi causa conflitto tra Ucraina e Russia.
Le direttive governative inglesi hanno, infatti, posto sotto sequestro i beni di Abramovic mentre i conti della squadra londinese sono stati congelati dalla banca brittanica Barclays andando, praticamente, a paralizzare l’intera società Blues.
La stessa Federazione calcistica inglese, FA, ha preso provvedimenti contro il russo andando a squalificarlo come presidente del Chelsea.
Cosa succederà?
La domanda che tutto il mondo del Chelsea si sta ponendo. Attualmente la vendita del club è ancora in corso e si stanno cercando acquirenti per il passaggio di proprietà ma, al momento, non sembrano esserci offerte concerete sul tavolo delle trattive.
Solo l’interessamento di un fondo arabo, Saudi Media, sembra essere una ipotesi da tenere in considerazione. Un interessamento che vedrebbe al centro il rinnovo dello stadio di casa del Chelsea ovvero lo Stanford Bridge e il rinnovo dei contratti di giocatori chiave quali Rudiger ed Azpilicueta. Però, ad ora, parliamo di mere ipotesi.
Perché?
Questa, invece, è la domanda che il mondo del calcio si pone. Perché il Chelsea deve pagare le conseguenze di sanzioni che nulla hanno a che vedere con il calcio? Certo, possiamo parlare dei “classici danni collaterali” ma in questo caso chi paga non è solo l’oligarca russo ma un’intera società e una intera tifoseria.
Una squadra che attende di sapere il proprio futuro in una stagione che è ben lontana dal definirsi conclusa con una Premier da “rincorrere” ed una Champions League da difendere. La trasferta in Francia contro il Lille è confermata dallo stesso allenatore Tuchel ma il tedesco ha “ironizzato” sui possibili mezzi di trasporto che la squadra londinese potrebbe prendere dal prossimo match:
“Non posso dire che ci sia più incertezza, la situazione è la stessa dei giorni precedenti. Avremo delle cose di cui discutere, del tipo su come arrivare alle partite, cose che vengono solitamente gestite dal team organizzativo. Dobbiamo unire le nostre teste per risolvere le cose e trovare le soluzioni. Prima non era così, c’erano argomenti di cui non eravamo abituati a discutere ma ora dobbiamo farlo. Dedicheremo del tempo in più, ore in più per cercare le soluzioni. Ma vogliamo giocare la partita di domani e arrivare al turno successivo e vogliamo giocare anche la partita di sabato in FA Cup e passare il turno“.