Voglia d’estate, voglia di sole. In attesa che la bella stagione si mostri anche quest’anno nella sua vera veste, ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus, da sempre in prima fila per proteggere cuore, cervello, vene e arterie, vi ricorda alcuni piccoli stratagemmi per vivere al meglio anche con le temperature più calde.
Quando il caldo aumenta, aumenta anche la sudorazione, il corpo disperde sali e liquidi, la pressione scende, il cuore batte più rapidamente e il respiro può diventare affannoso. Sono piccoli segnali di malessere, che dobbiamo imparare a riconoscere e ai quali è possibile rimediare con alcuni accorgimenti.
Prima di tutto: bere di più acqua, ovviamente, fresca, non ghiacciata, naturale, lontano dai pasti, a piccoli sorsi. Dose ottimale: un bicchiere ogni ora, circa due litri al giorno lontano dai pasti.
Per chi fa molto sport o suda profusamente utili sono le bevande energetiche ricche di potassio e di sali minerali; chi invece trascorre la maggior parte del tempo in casa, può preparare ogni mattina un tè molto leggero con due litri di acqua a cui aggiungere, una volta freddo, pezzi di frutta di stagione ben lavata e tagliata a grossi pezzi, senza noccioli, con due foglie di menta, basilico, una di finocchio o un gambo di sedano. Il risultato sarà una bevanda ricca di sali minerali e vitamine, da bere a piccoli sorsi durante tutta la giornata.
Ridurre vino e alcolici che provocano vasodilatazione e senso di spossatezza, ed evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata, tra le 11 e le 16. Via libera, invece, ai cibi ricchi di acqua come insalata, frutta fresca, melone e anguria, a pezzi o in centrifuga, e agli abiti leggeri, di cotone e fibre non sintetiche. Bene l’attività fisica, morbida e lenta, senza affanno e solo nelle ore più fresche della giornata; tenere gli ambienti ben areati e tenere, se possibile, l’aria condizionata a una temperatura di 26 gradi.
In estate ogni cuore ha una sua meta: per chi ama la montagna ricordate che l’aria in montagna è rarefatta e povera di ossigeno anche se è più pulita, intorno ai 2000 metri il respiro diventa frequente e poco profondo: può essere difficile prendere sonno, potrebbero comparire vertigini e la pressione potrebbe alzarsi: meglio evitare sforzi eccessivi, ricordiamoci di misurare con regolarità la pressione ed eventualmente consultare il medico per chiedere se necessario di modificare le dosi dei farmaci antiipertensivi abituali; camminare tutti i giorni, lentamente e pedalare solo in luoghi pianeggianti.
Per chi sceglie il mare raccomandiamo un cappello sotto il sole, la spiaggia solo nelle prime ore del mattino e nelle ultime del pomeriggio, proteggere la pelle con crema adeguata, bene la ginnastica o il cammino in acqua, il nuoto. E non esporre le gambe al sole caldo per chi soffre di varici.
E per chi resta in città, tranquilla e vivibile in estate, priva di traffico e rumori, lunghe pedalate o camminate serali e rifugio nei centri commerciali con aria condizionata nelle ore più calde. Sempre bevendo almeno due litri di acqua povera di sale, anche per ridurre il rischio di calcoli renali e di infezioni delle vie urinarie.