La sentenza del giudice sportivo sulla partita Juventus Napoli mostra quanto il protocollo creato dalla FIGC voglia mostrarsi superiore all’ordinanza di una ASL. La giustizia sportiva decreta la vittoria a tavolino per i bianconeri e un punto di penalizzazione inflitto al Napoli per il manco rispetto del protocollo. Qual è il futuro del protocollo e del campionato italiano?
Sentenza Juventus-Napoli
3 a 0, vittoria a tavolino per la Juventus e punto di penalizzazione per il Napoli. Il primo “round” della battaglia tra Lega e Napoli finisce con la vittoria del protocollo creato e firmato dalla FIGC. Una sentenza che in realtà lascia il tempo che trova e soprattutto una partita ancora tutta da giocare. Se anche il ricorso del Napoli in sede di giustizia sportiva non dovesse dare ragione agli azzurri allora si procederà con la giustizia ordinaria.
Il futuro del protocollo e del campionato italiano?
La vera domanda che in tutta questa situazione sorge spontanea è: qual è il futuro del protocollo e del campionato italiano? Se per il secondo punto non ci sono praticamente dubbi con le squadre di Serie A pronte a continuare a giocare (anche perché il 3 a 0 a tavolino incombe con assoluta certezza dopo la sentenza del giudice sportivo). Per quanto riguarda il protocollo se da una parte (la FIGC) non c’è alcuna intenzione di integrare, modificare o riscrivere il protocollo, dall’altra la sanità pibblica stessa richiede una sistemata al protocollo ormai troppo arretrato e assolutamente non adatto ai nuovi contagi che stanno man mano crescendo.
Cosa conta di più?
Altra domande che effettivamente è ben più importante ovvero quella che ci fa riflette su cosa sia più importante se la salute pubblica oppure il proseguimento del campionato di calcio. Certo, il calcio in Italia è la terza industria in termini di introiti e ed è una parte mica minima del PIL italiano ma è davvero al di sopra di ogni legge? Può davvero prevaricare ordinanze degli enti sanitari locali, i responsabili della salute qui nella nostra nazione?