L’incipit dello spettacolo è la sintesi perfetta di come una tragedia possa essere raccontata in maniera comica. Via, via lo spettacolo si dipana in un susseguirsi di quadri e condito di battute a momenti esilaranti ma sempre basate su una visione paradossale, eppure assolutamente lucida e reale, dei fatti portati sul palcoscenico.
Ettore Massa, Corrado Ardone e Massimo Peluso non sono certo una scoperta di oggi e non solo per il pubblico napoletano, questo spettacolo li conferma appieno nella loro verve che fa loro produrre una comicità leggera, ma profondamente basata sempre sulla vita reale e – vivaddio – mai volgare, che mai scende al mezzuccio dell’ adoperare la battuta ad ogni costo.
Chi si aspetta di trovare a tetro, al Sannazzaro di Napoli fino a domenica, una sorta di “sketch” in formato gigante si sbaglia di grosso. Il testo rappresentato ha una coesione e una ‘stesura drammaturgica’ estremamente coerente e, anche nella sua estrema leggerezza, ha una vita ben delineata e le storie dei tre protagonisti che si vanno ad intrecciare ad un momento di quella del datore di lavoro non sono altro che il pretesto per vedere rappresentate sulle tavole del palcoscenico spezzoni di vita quotidiana.
Uno spettacolo in cui si ride, questo ve lo assicuriamo; e mai in maniera banale. La caratterizzazione dei personaggi è accurata e come sempre, mai al di fuori dello spartito, i tre eseguono i loro pezzi in maniera sorprendentemente sinfonica: una sinfonia comica.
Chi ha contribuito ad allestire questo spettacolo ha, consapevolmente o meno, donato un’occasione al pubblico per trascorrere due ore di assoluta godibilità. Chi può non manchi di fare un salto al Sannazzaro, ne vale la pena!
La produzione è di AVCommunication con il teatro Sannazzaro. Gli altri interpetri sono: Giosiano Felago, Antonio Nardiello, Simona Tammaro. Le musiche di Peppe Bruno. La regia di Corrado Ardone.