(Adnkronos) – Un ‘Patto per la legalità e la buona amministrazione’ in 5 punti, quello presentato dal M5S che Giuseppe Conte ha consegnato al governatore della Puglia Michele Emiliano dopo la conferenza stampa di questa mattina. L’obiettivo “prioritario è quello di promuovere pratiche virtuose che consentano il recupero della fiducia nella politica dei cittadini e la più ampia partecipazione democratica, nonché forme di controllo e vigilanza sul concreto operato degli organi di governo e degli amministratori della cosa pubblica”.
Per questo “il Movimento sottoscrive e chiede ai suoi alleati di sottoscrivere un ‘Patto per la legalità e la buona amministrazione’, un protocollo vincolante per il rafforzamento dei presidi di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa e di farne un elemento qualificante dell’azione politica di tutte le forze politiche e civili”. Questi i 5 titoli del patto: misure relative alle candidature e alla fase elettorale; misure relative allo svolgimento del mandato da parte degli eletti; contratti pubblici; nomine e designazioni; istituzione dell’assessorato alla legalità e di un organo ispettivo per la legalità.
“Tutti gli impegni, ancorché derivanti da un medesimo protocollo, riguarderanno non solo i candidati e gli eletti, ma anche i soggetti non eletti nominati membri di giunta, i dipendenti pubblici, soggetti nominati e/o designati collaboratori, esperti, consulenti, membri di collegi e/o commissioni, membri di consiglio di amministrazione e/o di direzione e controllo delle società e/o organismi partecipati dall’ente pubblico”.
Sul primo punto, le ‘misure relative alle candidature e alla fase elettorale’ si legge: “Rispetto del Codice di auto-regolamentazione adottato della Commissione parlamentare antimafia, in particolare con specifico vincolo a non presentare i candidati che non risultino aver rispettato i requisiti di onorabilità ivi prescritti, integrato con ulteriori misure ed impegni concernenti la trasparenza sulle modalità di finanziamento e di svolgimento della campagna elettorale, l’ uso corretto dei mezzi di informazione e dei social media, e la correttezza nei rapporti con il pubblico e con le istituzioni”.
Per quanto riguarda le ‘misure relative allo svolgimento del mandato da parte degli eletti’: “Rispetto della “Carta di Avviso pubblico – Codice etico per la buona politica”; fattispecie di conflitto di interessi (oltre l’art. 78 comma 2 del TUEL) (pregressi rapporti di affari, rapporti parentali allargati, frequentazione abituale, appartenenza a categorie); trasparenza sugli interessi finanziari (obbligo di integrazione delle dichiarazioni reddituali e patrimoniali con quelle relative agli interessi finanziari – ad es. cariche di amministratore, attività esterne occasionali, detenzione quote societarie, estensione della dichiarazione a parenti e affini), nel rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali; finanziamento della attività amministrativa e politica (trasparenza sui finanziamenti ricevuti).
Sui ‘contratti pubblici’: “Massima trasparenza premiando le imprese migliori e assicurando un uso corretto delle risorse pubbliche (Tracciabilità delle procedure, protocolli di legalità con le Prefetture sulla base dei Protocolli tipo più aggiornati approvati dal Comitato di Coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari”.
Quindi su ‘nomine e designazioni’: “Pubblicazione di un avviso pubblico con indicazione preventiva delle specifiche competenze tecniche eventualmente richieste, selezionando i candidati sulla base del merito quale relativo curriculum ed eventuali audizioni; divieto di nomina per particolari categorie di soggetti (ad es. rinviati a giudizio o sottoposti a misure di prevenzione personale e patrimoniale per specifiche categorie di reati)”. Infine sull”istituzione dell’assessorato alla legalità e di un organo ispettivo per la legalità’ si specifica:
“Sulla falsariga del già esistente servizio ispettivo sanitario e nucleo ispettivo regionale, istituzione di un servizio ispettivo sulla legalità funzionalmente dipendente al nuovo assessorato che agirà in coordinamento con il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza”. Per i 5 Stelle “si moltiplicano inchieste dalle quali emergono logiche di scambio e il rischio di esposizioni della politica al malaffare e ad ambienti criminosi. Si moltiplicano altresì fenomeni di cattiva amministrazione e di deviazione della struttura pubblica dal rispetto dei fondamentali principi di legalità, buon andamento e imparzialità. Non possiamo permettere che persone che hanno adottato condotte illecite o comunque idonee a gettare discredito sulle istituzioni si presentino alle elezioni”.
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