Con una spesa pubblica di 313.946.254,22 di euro, il PSR Campania ha superato, con largo anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre, il target di spesa 2018 fissato dall’Unione Europea per evitare il disimpegno automatico delle risorse ed è già al lavoro per l’obiettivo del 2019. E’ la prima volta che il PSR Campania raggiunge il target tre mesi prima della scadenza.
PSR Campania: fondi per l’agricoltura
Con gli ultimi decreti di liquidazione di Agea, pari ad 8,5 milioni di euro, l’Amministrazione regionale ha scongiurato il rischio di perdere risorse sulla dotazione finanziaria del Programma, pari a 1.812,5 milioni.
“La Campania – dichiara il Presidente De Luca – si conferma tra le regioni italiane virtuose nell’utilizzo dei fondi europei destinati all’agricoltura. Con le risorse immesse nell’agricoltura, abbiamo favorito e puntiamo a favorire il ricambio generazionale nelle imprese, una maggiore innovazione di prodotto e processo, una più marcata cooperazione tra gli operatori e l’adozione di regimi di qualità. Insomma, è proprio grazie al PSR se la nostra agricoltura sta diventando più moderna e competitiva, in grado di generare sviluppo ed occupazione per i territori dell’intera regione”.
“È stata una lunga e faticosa corsa contro il tempo – aggiunge Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente – siamo partiti a rilento per poi accelerare nell’anno in corso: basti pensare che dal 1° gennaio ad oggi, la spesa pubblica sul Programma è stata di ben 204.121.609,87 di euro con un avanzamento medio mensile di 20.412.160,99. Da gennaio siamo, tra le Regioni Agea, quella con il più elevato incremento di spesa”.
PSR Campania: un gioco di squadra
Il superamento del target di spesa è un risultato tutt’altro che scontato, se si considera che il Programma è stato approvato solo nel dicembre 2015, a causa dell’inerzia della precedente Amministrazione, ed è stato possibile emanare i primi bandi solo nella primavera 2016, con circa due anni di ritardo.
“Abbiamo dovuto faticare più di altre Regioni nel superare la soglia del disimpegno – sottolinea Alfieri – perché, a differenza dei loro Psr, dove si è puntato, soprattutto sui trascinamenti dei progetti finanziati con la precedente programmazione, noi ci siamo concentrati su nuovi progetti. Insomma, per questa Amministrazione è stato tutto più rischioso, ma ne è valsa la pena perché abbiamo soddisfatto nuove esigenze e, dunque, una platea più ampia”.
“Tutto questo – conclude Alfieri – è stato possibile grazie al notevole impegno profuso dagli uffici centrali e provinciali dell’assessorato all’Agricoltura e alla sempre più stretta collaborazione delle associazioni di categoria, degli ordini professionali e di tanti altri. Occorre proseguire lungo questa strada perché ci attendono nuovi ed importanti traguardi, non solo di spesa, da conseguire per rendere più forte e dinamico il nostro settore primario”.