(Adnkronos) – Per quanto riguarda gli agricoltori “capisco le proteste, ovviamente, perché l’agricoltura è in una condizione molto difficile in Europa”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’intervista al Tg5 sottolinea come da noi “aumentino i costi di produzione e diminuiscano i prezzi di vendita”. La premier punta il dito contro le “follie” di quella “che dicevano fosse una transizione ecologica ma in realtà era una transizione ideologica. E se qualcuno ha pensato di poter salvare l’ambiente facendolo contro gli agricoltori piuttosto che con gli agricoltori, semplicemente non sa di cosa parla”, rimarca Meloni, che osserva: “Chiaramente, per modificare tutto questo le prossime elezioni europee fanno la differenza. Quello che oggi gli agricoltori chiedono sono le posizioni che il governo italiano ha tenuto in Europa su molti dossier”.
La scelta era concentrare tutte le poche risorse disponibili per aiutare il reddito delle famiglie, i salari, il lavoro, le aziende in una condizione economica obiettivamente molto complessa. I risultati sulla carta ci danno ragione”, rivendica la premier. I dati occupazionali secondo la leader di FdI dimostrano “che la strada è quella giusta” e che “concentrare le risorse su questo piuttosto che disperderle in cose che avrebbero avuto decisamente un impatto minore, era una scelta corretta. Ma non ci accontentiamo, bisogna continuare a lavorare”, prosegue Meloni, che a proposito del mondo delle imprese dice: “Non saremo mai un ostacolo ma siamo un alleato di chi produce e crea ricchezza”.
Sul fronte della politica internazionale “sono soddisfatta del ruolo che l’Italia sta tornando ad acquisire, banalmente perché quella centralità diventa anche un ritorno per le nostre famiglie e le nostre imprese. La chiamiamo politica estera ma è anche politica interna”, dice la presidente del Consiglio. “Probabilmente – prosegue la premier – si poteva fare un po’ di più anche prima ma siamo in ogni caso contenti che oggi l’Italia abbia il ruolo che merita”. Alla guida del G7 l’Italia “deve continuare a giocare il ruolo di una nazione che non affronta la storia con gli slogan, che conosce la posta in gioco dell’invasione dell’Ucraina e della questione mediorientale” per la quale “va trovata una soluzione duratura”, dice la premier.
“Credo che l’opposizione faccia il suo mestiere, la vedo però decisamente più nervosa della maggioranza, che invece è compatta. Certo, ci sono sfumature diverse” ma “io le considero un valore aggiunto, perché altrimenti saremmo un partito unico. Stiamo insieme per scelta, quando c’è da trovare le soluzioni, troviamo sempre quelle soluzioni”. “Penso che il modo migliore per fare campagna elettorale sia governare e governare bene, per cui continuerò a fare il mio lavoro”. A chi le chiede se la prossima campagna elettorale per le europee rischierà di bloccare dossier come ex Ilva, Ita, Stellantis e agricoltori, Meloni risponde di no: “Chiaramente sono tutti dossier molto complessi su cui stiamo lavorando moltissimo e sono complessi anche perché sono stati trascinati e trascurati per anni.
Noi li stiamo affrontando con grande serietà, abbiamo il vantaggio di non avere condizionamenti. Penso che i lavoratori lo vedano, cerchiamo di fare le scelte migliori per il nostro sistema economico”, aggiunge. In Medio Oriente bisogna “difendere il diritto di Israele a esistere” ma anche “chiedere rispetto per la popolazione civile”. “E’ quello che l’Italia sta facendo, tenendo le posizioni serie” spiega la premier. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)