Il Consiglio Europeo ha prorogato fino al 30 settembre 2019 il mandato di EUNAVFOR MED operazione SOPHIA.
Il comandante dell’operazione ha ricevuto istruzioni di sospendere temporaneamente, per motivi operativi, lo spiegamento delle forze navali dell’operazione per la durata di tale proroga. Gli Stati membri dell’UE continueranno a lavorare, nelle sedi appropriate, a una soluzione al problema degli sbarchi nell’ambito del seguito da dare alle conclusioni del Consiglio europeo di giugno 2018.
Quali sono le finalità dell’operazione Sophia
L’operazione continuerà ad attuare opportunamente il suo mandato, aumentando la sorveglianza con mezzi aerei e rafforzando il sostegno alla guardia costiera e alla marina libiche nei compiti di contrasto in mare attraverso un monitoraggio potenziato, anche a terra, e continuando la formazione.
Il mandato principale dell’operazione è contribuire agli sforzi dell’UE per smantellare il modello di attività del traffico di migranti e della tratta di esseri umani nel Mediterraneo centromeridionale. L’operazione svolge anche compiti di sostegno: è responsabile della formazione della guardia costiera e della marina libiche, controlla l’efficienza a lungo termine di tale formazione e contribuisce all’attuazione dell’embargo dell’ONU sulle armi in alto mare al largo delle coste libiche. L’operazione svolge inoltre attività di sorveglianza e raccoglie informazioni sul traffico illecito delle esportazioni di petrolio dalla Libia, conformemente alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. In tal modo contribuisce agli sforzi dell’UE per il ritorno della stabilità e della sicurezza in Libia e alla sicurezza marittima nella regione del Mediterraneo centrale.
EUNAVFOR MED operazione SOPHIA è stata avviata il 22 giugno 2015. Rientra nell’approccio globale dell’UE alla migrazione. Il comandante dell’operazione è l’ammiraglio di divisione italiano Credendino. Il comando dell’operazione ha sede a Roma.
La decisione odierna è stata adottata dal Consiglio mediante procedura scritta.