Ancora una puntata (l’ultima) sulle notizie dei proprietari e presidenti delle società di calcio di Serie A.
Roma (AS): dopo 18 anni di gestione della famiglia Sensi, nel 2011 la Roma è stata acquistata, dalle mani della “Banca Unicredit”, azionista e creditrice verso l’A.S. Roma, da alcuni imprenditori americani, James Pallotta, Michael A. Ruane, Richard A. D’Amore e Thomas Richard Di Benedetto, nato a Boston nel 1949, da genitori di origini italiane, di Siano, in provincia di Salerno, che è rimasto presidente per un anno circa, dopo il consiglio di amministrazione del club nel settembre 2011. Di Benedetto detiene il controllo del 78% delle azioni, in qualità di amministratore e legale rappresentante, di una holding, la “Neep Roma Holding SpA” della Di Benedetto AS Roma LLC”, che a sua volta è amministrata dalla “Di Benedetto Holding GP LLC” in qualità di managing member). La cordata statunitense acquisisca il 60% del pacchetto di maggioranza, lasciando il restante 40% nelle mani di Unicredit. Dal 27 agosto 2012 la presidenza passa a James Pallotta, anch’egli di Boston dove è nato nel 1958, di origini marchigiane. Pallotta è uno degli uomini più ricchi di Boston. Appassionato fin da bambino di basket, nel 2002 entra come socio minoritario nella Boston Basketball Partners, società proprietaria dei Boston Celtics. Dal 2014 Pallotta ha il controllo totale della Roma, dopo aver acquisito le restanti azioni detenute da “Unicredit”.
Sampdoria (UC): nel 2002 la squadra venne ceduta a Riccardo Garrone, presidente dell’industria energetica italiana ERG. Nel febbraio del 2013, alla morte di Garrone, sia la presidenza di ERG che quella della Sampdoria passarono al figlio Edoardo, 51 anni, a sua volta imprenditore ed ex vicepresidente di Confindustria. Nel 2014, Massimo Ferrero, nato a Roma nel 1951, con la Vici S.r.l. rileva dalla San Quirico S.p.A. di Edoardo Garrone, a titolo gratuito, la Sampdoria, sanando circa 15 milioni di € di debiti, diventando proprietario e presidente della società genovese. Ferrero controlla la Sampdoria tramite la finanziaria Sport Spettacolo Holding S.r.l. di Roma, che è controllata al 100% dalla Holding Max S.r.l. (80% detenuto dalla figlia Vanessa, 20% dal nipote Giorgio). La sua fortuna Ferrero se l’è costruita nel cinema: produttore cinematografico (una ventina di film prodotti per registi quali Sergio Castellitto, Luigi Magni, Giuseppe Bertolucci, Tinto Brass, Richy Tognazzi, Paolo Poeti, ecc.), distributore cinematografico tramite “Ellemme Group S.r.l.” dal 2009, persino attore in alcuni film con vari camei (Arrivano i titani, regia di Duccio Tessari, 1962; Quelle strane occasioni, regia di Nanni Loy, Luigi Magni, Luigi Comencini, 1976; Ultrà, regia di Ricky Tognazzi, 1991; Camerieri, regia di Leone Pompucci, 1995; Fermo posta Tinto Brass, regia di Tinto Brass, 1995; Tutte le donne della mia vita, regia di Simona Izzo, 2007; Così vanno le cose, regia di Francesco Bovino, 2008; Poveri ma ricchi, regia di Fausto Brizzi, 2016) e proprietario di una sessantina di sale cinematografiche a Roma. Personaggio vulcanico, spesso sopra le righe, “er viperetta”, così è soprannominato, attraverso alcune partecipazioni televisive (Festival di Sanremo e Grand Hotel Chiambretti, entrambi del 2015), ha raggiunto una notorietà a livello nazionale, grazie anche all’imitazione del comico Maurizio Crozza, in Crozza nel Paese delle Meraviglie. Nel 2015, Alessandro Alciato, ha pubblicato anche un libro, Massimo Ferrero – Una vita al massimo (ed è il minimo che posso dirvi), per la Rizzoli.
Torino FC): dal 2005 è proprietario e presidente Urbano Cairo, nato a Masio (AL) nel 1957, editore e imprenditore italiano, presidente della “Cairo Communication” e di “RCS Media Group”, società di comunicazione televisiva e dell’editoria. Il Torino era fallito nell’estate del 2005, ma grazie al “Lodo Petrucci” riparte dalla Serie B, e l’anno dopo, dopo aver vinto i play-off contro il Mantova, fa ritorno in Serie A. Cairo ha iniziato a lavorare nel gruppo “Fininvest” di Silvio Berlusconi, dapprima come assistente personale, poi come responsabile dell’acquisizione dell’emittente televisiva “Italia 1”. Nel 2010, dopo alcune pessime stagioni, Cairo mise in vendita la squadra, salvo poi ripensarci alcuni mesi dopo. Attraverso “Cairo Editore” pubblica vari mensili e settimanali come «Airone», «For Men Magazine», «Diva e Donna», «DipiuTv». Nel 1999 acquisisce la “Editoriale Giorgio Mondadori S.p.A” e nel marzo del 2013, da “Telecom Italia”, la rete televisiva “La7”.
Udinese (Calcio): dal luglio del 1986 il proprietario della squadra è Giampaolo Pozzo, nato a Udine nel 1941, imprenditore a capo di una holding attiva nella produzione e commercializzazione di utensili industriali. Rileva l’Udinese in Serie B dove era stata retrocessa dalla giustizia sportiva a causa dello scandalo “Totonero-bis”; rileva anche la presidenza dal suo predecessore Lamberto Mazza. È l’unico proprietario di una squadra italiana a possedere anche società calcistiche straniere: nel 2009 acquisisce la spagnola Granada, portandola dopo 35 anni in Liga spagnola, e nel 2012 la squadra inglese del Watford. Nel 2016, Pozzo è andato in “pensione, lasciando la parte tecnica e commerciale dell’Udinese nelle mani dei figli Gino e Magda. Dal 2000 il cda dei friulani ha affidata la presidenza esecutiva al manager Franco Soldati, nato a Udine nel 1959, con un’esperienza come direttore commerciale di alcune aziende (Vidoni spa, Banca Ifis Spa) che presta la sua conoscenza dirigenziale anche ad una decina di aziende, sparse sul territorio italiano, tra cui la “Rsa Borno Società di Progetto Spa” (strutture di assistenza infermieristica residenziale per anziani), “Exe Spa” (trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi, produzione di compost), “Costa azzurra Srl” (sviluppo di progetti immobiliari senza costruzione), “Firmo – Sibari Società Consortile a RL.” (costruzione di impianti sportivi, strutture impianti industriali), e tante altre ancora, al limite del conflitto d’interesse.