Con questa terza puntata e ultima, portiamo a conoscenza di sportivi e amanti di statistiche, notizie sui proprietari e presidenti delle società di calcio di Serie A 2017-18, a completamento delle puntate precedenti. Dopo Benevento ed Hellas Verona, è la volta della SPAL.
S.P.A.L 2013.: il presidente della società ferrarese è Walter Mattioli che detiene il 10% delle azioni, mentre il restante 90% è nella mani della famiglia Colombarini, che possiede la Vetroresina Spa, società che produce laminati in resina poliestere, fondata nel 1968 dal capostipite Francesco, in una fornace della città. Da quella fornace la società si è estesa anche all’estero, aprendo stabilimenti in Brasile (2000) e negli USA (2008).
«I Colombarini sono stati magnifici – si confessa Mattioli a Xavier Jacobelli sulle pagine del “Corriere dello Sport” ne L’inchiesta: Ferrara vola. Spal da impazzire, 12 novembre 2016 -. Tre anni fa, la situazione era precipitata. Sembrava non ci fosse altra via d’uscita che la scomparsa della Spal (acronimo di Società Polisportiva Ars et Labor), dopo il secondo fallimento in sette anni. La scomparsa, capisce? La fine di una società fondata nel 1907, con 21 campionati in serie A, campioni del calibro di Capello, Bagnoli, Reja, Massei consegnati alla storia del nostro calcio. Poi sono arrivati loro, i Colombarini, padre e figli: hanno gettato le basi della rifondazione. E, tutti noi che li abbiamo seguiti, abbiamo giurato a noi stessi: mai più problemi economici, mai più scandali, mai più oltraggi alla Polisportiva Ars et Labor. Mai più».
Non c’è dubbio che la famiglia Colombarini, che lavora nelle costruzioni e nell’agricoltura, è stata la fortuna della Spal che può contare su un fatturato di 50 milioni di euro. Nel 2013 Colombarini acquista il vecchio marchio della fallita Spal per 270.000 euro, per poi trasformarlo in Spal 1913 srl, portandola in due anni, dalla Serie C alla Serie A. «Arrivò una chiamata del sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani – racconta Colombarini – che ci chiese se eravamo interessati ad acquistare la Spal. C’erano le condizioni per farlo ed accettammo» (Beatrice Bergamini, Spal. Colombarini: “Comprai la società nel 2013. Ora porto la squadra in serie A”, in «Il Resto del Carlino», 3 maggio 2017).
Ora conosciamo meglio il presidente Mattioli (anche se c’è poco da dire), in carica dal 2013, sessantasei anni, già presidente della Giacomense per 25 anni, factotum, contabile e collaboratore della famiglia Colombarini. Succede a Roberto Ranzani, già ex calciatore della Spal negli anni ’60, compagno di squadra di Osvaldo Bagnoli del miracolo Verona, allenato da Paolo Mazza, il primo tecnico che portò la Spal in Serie A (poi presidente dei biancazzurri per trent’anni), al quale è dedicato lo stadio. Mattioli ha vissuto anche l’esperienza del campo: a 13 anni iniziò a giocare nel Voghiera, poi in Terza Categoria con la maglia della Giacomense, la squadra del suo paese. Era un centrocampista, ricorda in una intervista, che faceva gol su punizioni alla “foglia morta”, come le tirava Mariolino Corso.