Maternità e carriera si possono perfettamente conciliare. Lo insegna trnd, l’azienda etica nelle parole e nei fatti, player indiscusso del marketing collaborativo.
Mentre l’intero paese segue attentamente gli sviluppi della vicenda che chiama in causa Giorgia Meloni, trnd promuove Milvia Bonvicino al settimo mese di gravidanza a Managing Director per l’Italia. Un po’ come successe a Marianna Madia quando fu nominata ministro da Matteo Renzi.
Milvia Bonvicino è dal 2012 in trnd, prima come Project Manager e Key Account Manager e da febbraio 2016 come Managing Director e Head of Client Services, occupandosi della pianificazione e monitoraggio della strategia annuale, dei servizi per i clienti e delle relazioni esterne, oltre che della gestione e supporto del team che realizza le campagne. Il motivo principale della promozione di Milvia è stata la grande motivazione dimostrata in questi anni.
Milvia è convinta che una mamma può essere un valore aggiunto per un’azienda: “Il lavoro di una mamma è il lavoro più difficile del mondo. Una mamma deve essere super multitasking. Una donna che ci riesce, anche dal punto di vista lavorativo ha una marcia in più». La neo-nominata Managing Director aggiunge: “nei paesi nord-europei la discussione sulla possibilità di conciliare la maternità e la carriera sembra da tempo datata e inappropriata, in Italia in questo momento il dibattito è più che mai acceso e attuale. Casi come il mio, purtroppo, rimangono ancora isolati in Italia e la maggior parte delle donne teme per la propria carriera una volta diventate mamme”.
Trnd, azienda giovane e dinamica, fondata in Germania nel 2005, sostiene le pari opportunità, riconoscendo ai propri collaboratori il diritto di conciliare famiglia e lavoro: “Una donna che diventa mamma deve avere le stesse possibilità di un uomo che diventa papà” è stata la reazione del management internazionale trnd alla notizia della gravidanza della Bonvicino. Infatti, anche Dennis Stundl, che divide con Milvia Bonvicino la carica di Managing Director, è da poco diventato papà.
Dati su maternità e lavoro in Italia
Secondo la recente ricerca dell’Università Sapienza di Roma condotta su 4mila dipendenti delle grande aziende private, il 78% degli intervistati continua a ritenere che la maternità rappresenti un limite alle opportunità di carriera di una donna e il 49% delle donne pensa che non sia conciliabile con il lavoro quando il contesto è altamente competitivo.
Ci sono anche dei segnali positivi che sembrano preannunciare un cambiamento. Negli ultimi venti anni il numero di donne lavoratrici in Italia è cresciuto del 22,2%, in netta controtendenza rispetto a quello maschile che invece è sceso dello 0,3%. Ma i dati sull’occupazione di chi decide di affrontare la maternità sono decisamente sconfortanti, soprattutto nel confronto con altri paesi europei. In Italia, infatti, la percentuale di donne ancora occupate dopo il primo figlio è del 59%, mentre in Germania sono il 74%, in Svezia sono l’81% dei casi e poco più alta dell’Italia è la percentuale di mamme occupate in Spagna, che si attesta sul 63%. (fonte: Università Sapienza di Roma).