L’ESA scommette su Prometheus. L’Agenzia Spaziale Europea, durante la Ministeriale del dicembre scorso, ha espresso parere favorevole per rendere il progetto parte delFuture Launcher Preparatory Program, il programma dell’agenzia per lo sviluppo di nuovi lanciatori che ha recentemente ricevuto 206,8 milioni di euro di fiannziamento dai paesi membri.
Prometheus è un propulsore riutilizzabile alimentato a ossigeno liquido e metano che vede la Francia con Airbus Safran e CNES in prima linea nel processo di realizzazione.Alain Charmeau, amministratore delegato di Safran ha dichiarato che l’FLPP ha stanziato 85 milioni di euro per finanziare la ricerca e lo sviluppo del progetto preparatori ai test in programma per il 2020. Charmeau, ha anche auspicato il coinvolgimento di più paesi nel progetto nei prossimi tre anni: “Airbus Safran collaborerà con le industrie europee, Francia e Germania in primis, ma potremo avere contributi anche da Svezia, Belgio e Italia”.
Uno dei vantaggi principali di Prometheus sta nei costi contenuti: un milione di euro, un decimo di quello del Vulcan 2.1 diAriane 6. Prometheus farà anche largo uso di metodi di produzione innovativi per i suoi componenti come la stampa 3D ed elementi di design all’avanguardia. Airbus Safran ha anche concepito un sistema di riutilizzo dello stadio principale per vettori: il progetto Adeline (ADvanced Expendable Launcher with INnovative engine Economy) uno stabilizzatore alla base del razzo fornito di piccole ali e motori a elica per un atterraggio orizzontale su pista che porterebbe a un risparmio considerevole sui costi di lancio. Adeline è un programma a sé stante, ma potrebbe essere utilizzato in combinazione con il sistema a propulsione liquida di Prometheus.