Un altro ‘ritratto artistico‘ per il gigante ad anelli che ancora volta si è trovato sotto i flash per l’elemento più appariscente del suo look.
A riprendere da un nuovo punto di vista gli anelli di Saturno è stata come sempre Cassini, la sonda che vanta un forte contributo italiano e che è stata realizzata in collaborazione tra NASA, ESA ed ASI.
L’anello F del pianeta è il soggetto che l’occhio elettronico dellasonda ha inquadrato da una distanza di poco più di 2 milioni di chilometri, mettendone in risalto le peculiarità.
La maggior parte degli anelli planetari, infatti, appare modellata almeno in parte dai satelliti naturali che orbitano intorno ai propri pianeti e questo fenomeno è particolarmente marcato proprio nell’anello F.
Il corpo celeste, inizialmente chiamato con il codice S/1980 S27e poi battezzato con il nome del titano che ha dato il fuoco agli uomini, esercita la sua influenza su F con il supporto della sua ‘vicina’ Pandora, un’altra luna della grande famiglia di Saturno.
Sono le costanti e ripetute spinte gravitazionali lo strumento che il ‘titano scultore’ ha utilizzato per modellare l’anello F, creando pieghe e striature (foto a destra).
La gravità di Prometeo è di gran lunga inferiore a quella diSaturno, ma l’infaticabile artista riesce a far sentire il suo effetto anche sulle particelle di F e a realizzare nuovi schemi.
Cassini ha immortalato Prometeo e l’anello F lo scorso 21 febbraio da un’inquadratura verso il lato illuminato dal Sole a circa 12 gradi al di sopra del piano degli anelli e con un angolo Sole-Saturno-sonda di 105 gradi.