Il mondo vedrà la sua fine nel 2020, parola di Maya. In un anno iniziato con una pandemia che ha fatto migliaia di morti in tutto il mondo, la notizia non è delle più confortanti e al tempo stesso delle più sconvolgenti. Sconvolgente resta il modo in cui si continua a usare i social per intimidire le masse e sconvolgenti sono le masse che ancora cascano in certe trappole.
La profezia Maya che preannuncia la fine del mondo nel 2020
Ricordate che il mondo doveva finire il 21 dicembre 2012? Ebbene no, la fine del mondo è stata rimandata al prossimo 21 giugno. La notizia che rimbalza sul web da qualche giorno avrebbe un suo fondamento scientifico appurato da tanto di studioso blasonato. Un certo Paolo Tagaloguin, ricercatore presso l’Università del Tennesse, avrebbe spiegato come, nel passaggio dal calendario giuliano a quello gregoriano si perderebbero 11 giorni, e che la data del 12 dicembre 2012, fissata dagli antichi Maya come l’ultimo giorno del nostro pianeta, in realtà corrisponderebbe al 21 giugno 2020. Un piccolo errore di computo, dunque, nulla di che. E così, la notizia sull’imminente catastrofe ha ripreso a girare sul web, salvo poi scoprire essere una bufala e sapere che il profilo Twitter dello studioso è stato cancellato.
Tragica realtà e fervida immaginazione
Se ce lo avessero detto qualche mese fa che il mondo stava finendo, non avremmo stentato a crederlo. Un misterioso virus che parte da una zona remota del mondo per contaminare l’intero pianeta; gli ospedali al collasso con personale medico che deve scegliere chi curare; vaccini inesistenti e cure sperimentali. A pensarci bene uno scenario apocalittico degno del miglior disaster movie. E invece era realtà.
Siamo rimasti chiusi nelle nostre case, indossiamo mascherine protettive, manteniamo le distanze tra noi. Un’esperienza del genere dovrebbe averci fatto prendere contatto con la realtà, apprezzare le cose che prima ritenevamo scontate. Come se l’ansia da contagio non bastasse, nei momenti più tragici abbiamo voluto essere informati, abbiamo voluto improvvisarci medici, virologi, scienziati. Qualcuno ha mostrato riluttanza al rispetto delle regole, dei divieti, ha minimizzato il pericolo.
E ora che la situazione sta gradualmente rientrando, il nostro punto di riferimento sono le previsioni fatte dagli antichi Maya? Sono per caso intervenuti in qualità di ospiti in qualche talk show? Sono stati intervistati sui metodi usati per elaborare le loro teorie? È stato realizzato un plastico?
La paura e il senso del ridicolo
La verità è che la paura è un’emozione molto utile. Utile a quanti la usano per catechizzare le masse, come ci insegna la storia. Utile a quanti capiscono che a certi livelli ci salva la vita. E allora ben vengano i film apocalittici di Hollywood (sulla piattaforma Sky in questi giorni è disponibile “2012”) che ci fanno fare “le prove generali” mentre miti e leggende vanno lasciati lì dove nascono pena passare per quelli che credono ai Panzironi di turno.
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