Volete provare gratis un prodotto prima di decidere se volete acquistarlo? Detto fatto! È questo il filo conduttore del Tryvertising, un trend commerciale, già consolidato in America, che vede la fusione tra il pubblicizzare un certo prodotto (dall’inglese advertising = pubblicità) e il provarlo preventivamente (dall’inglese to try = provare). L’omaggio prova, si sa, fa gola a tutti e da qualche tempo, grazie ad un sistema basato semplicemente sul coinvolgimento diretto del consumatore e sui suoi successivi feedback, le regole del marketing si stanno prestando ad un’innovativa rivisitazione.
E così in Danimarca, per l’esattezza a Frederiskberg, un quartiere di Copenaghen è nato FreeMarket, un supermercato virtuale dove però i prodotti in vendita sono reali. E dov’è la novità? Che non bisogna pagare, o almeno per farlo non occorrono soldi reali. Il pagamento avviene potremmo dire tramite la “risorsa tempo”, impiegata nella compilazione di questionari informativi e nelle recensioni del prodotto “in prova” sulle social community più note. Una foto postata su Instagram con relativo commento? Una lattina di the in regalo! L’idea, sottolineata dallo slogan“Try before you buy” (Prova prima di comprare), è del 34enne Simon Taylor, il quale ha alle spalle diverse esperienze in magazzini reali. Il FreeMarket è un esempio emblematico di sharing economy e si è rivelato subito vincente: gli acquirenti in un solo mese sono passati da 5mila a 15mila.
La prova gratuita per singolo articolo può essere fatta una sola volta e mensilmente si possono scegliere fino a un massimo di dieci prodotti e tre buoni regalo. E il rientro economico dell’ideatore? Ogni utente del sito sottoscrive un abbonamento mensile di circa 2.50 € e le aziende espongono i loro prodotti nella vetrina virtuale previo pagamento di un canone. Al momento hanno già aderito aziende di rilievo a livello mondiale, tra cui San Pellegrino, Frisko (l’Algida danese) e Toffifee, entusiaste all’idea di poter testare gli articoli su un target di persone, categorizzate in base alle loro preferenze e ai loro comportamenti d’acquisto.
Prossime aperture europee? Nel 2015 in Svezia e Finlandia, ad inizio 2016 in Inghilterra.