E’ stato pubblicato l’ultimo rapporto del Ministero della Salute, “Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti “,che permette di valutare in profondità costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea e continuare a garantire una alimentazione sicura.
Nel corso dell’anno sono stati analizzati complessivamente 8946 campioni per verificare la presenza di residui di prodotti fitosanitari. I campioni riguardano ortofrutta, cereali, alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, i baby food, e altri prodotti (trasformati di frutta, ortaggi, cereali, le spezie, i semi , etc). Inclusi anche i risultati del piano coordinato comunitario, i prodotti di origine biologica e alcuni alimenti di origine animale.
Di questi soltanto ventinove sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente, con una percentuale di irregolarità molto contenuta, pari all’0.3%.
Rispetto al 2013 le irregolarità sono diminuite dello 0.2% (erano lo 0.5%). Inoltre i risultati complessivi nazionali, indicano un elevato livello di protezione del consumatore considerando che la percentuale d’irregolarità è ben al di sotto della media europea (1,5%).
I baby food o gli altri prodotti, sono stati campionati anche se non previsti tra gli alimenti del piano nazionale proprio al fine di garantire una maggiore tutela non solo dei consumatori ma anche delle fasce più vulnerabili quali i bambini e i vegetariani.