Museo del Novecento e Fondazione Furla presentano Alexandra Bachzetsis, artista e coreografa svizzera, di origini greche, che in occasione di Time after Time, Space after Space mostra per la prima volta in Italia la performance Private: Wear a mask when you talk to me (2016).
Alexandra Bachzetsis ha un approccio trasversale che si muove tra arti visive, danza, teatro e performance. Il linguaggio del corpo è al centro della sua ricerca che indaga nello specifico il modo in cui gestualità e atteggiamenti sono fortemente condizionati e determinati da stereotipi e cliché imposti dalla cultura popolare. Nelle sue performance Bachzetsis si ispira a vari ambiti della cultura mainstream, dall’industria dello spettacolo a quella della moda, per interrogare e ripensare i tropi della femminilità contemporanea. La sua indagine sul corpo umano passa attraverso una continua analisi dell’uso del gesto nella vita reale e nella nozione dello spettacolo, nella cultura “bassa” – dei video-clip o della televisione – e in quella “alta” – delle arti performative – e del modo in cui questi generi si relazionano e influenzano reciprocamente.
Private: Wear a mask when you talk to me, presentata per la prima volta nel 2016 a Brest in occasione del festival DansFabrik, vede l’artista come unica protagonista interpretare per 53 minuti personaggi differenti in una sessione performativa/coreografica/
Alexandra Bachzetsis. Private: Wear a mask when you talk to me è il secondo appuntamento di Furla Series #01 – Time after Time, Space after Space, un programma dedicato alla performance che, attraverso cinque focus su altrettanti artisti di generazioni e provenienze differenti, presenta una pluralità di approcci a questa forma espressiva.
La programmazione di Time after Time, Space after Space, iniziata a settembre con il primo appuntamento dedicato a Simone Forti, prevede dopo Alexandra Bachzetsis altri tre appuntamenti: Adelita Husni-Bey (17-18 gennaio 2018), Paulina Olowska (7-8 marzo 2018) e Christian Marclay (13-14 aprile 2018).