L’obbligo di distanziamento sociale porta con sé una “epidemia” da solitudine sociale con risvolti che possono essere anche drammatici, soprattutto per le persone più vulnerabili all’isolamento e alla solitudine: gli anziani, le persone con disabilità o con precarie condizioni di salute preesistenti.
È proprio in questo momento di distanziamento sociale dovuto al COVID-19 che emerge come sempre più pressante il concetto di uguaglianza, in questo caso “digitale”. Mai come ora è chiaro che la mancanza di accesso alla rete non è solo un tema di esclusione dai vantaggi della società digitale, ma ha a che fare con una forma di esclusione sociale più profonda: ecco perché, anche passata l’emergenza, la priorità sarà la lotta al divario digitale, oltre che economico e culturale. Grazie alla connessione digitale, possiamo oggi ri-costruire relazioni in ambienti digitali che consentono di simulare modalità quotidiane della vita cui eravamo abituati e che improvvisamente ci sono venute a mancare, ma rischiano di essere escluse, da questa indispensabile possibilità, le frange più deboli della popolazione, quelle che per condizione culturale, sociale e personale non possono trovare in rete, una soluzione al cambiamento cui si sono trovate esposte da un giorno all’altro.
Colmare il divario digitale può aiutare i gruppi socialmente svantaggiati e questo obiettivo dovrebbe far parte della nostra “ricostruzione” post Covid-19.
Se da un lato si è molto parlato di divario digitale in riferimento ai ragazzi e alle problematiche legate al passaggio obbligato, ma repentino, alla didattica a distanza, poco si è parlato del gap generazionale e delle difficoltà degli over 65 nell’utilizzo quotidiano di strumenti tecnologici, che in questa fase di emergenza sanitaria sono divenuti indispensabili anche per svolgere attività di routine come “incontrare” un proprio caro, fare la spesa, poter pranzare in compagnia virtuale dei propri familiari ed amici. In questo caso è indispensabile agire con interventi che vanno costruititi velocemente ed attuati senza fretta, nel rispetto delle esigenze degli stessi anziani.
Tra le, poche, iniziative a supporto degli anziani che si stanno muovendo in questa direzione, possiamo raccontare almeno tre progetti virtuosi: dall’Umbria la case history #EmerGemma, dall’Emilia Romagna “Pane e Internet” e le iniziative dell’Associazione Informatici Senza Frontiere.
UMBRIA – CASE HISTORY #EMERGEMMA
#EmerGemma è il risultato della rimodulazione, a seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, del progetto #Gemma, finanziato dalla Regione Umbria, nato per facilitare la cultura digitale sul territorio e supportare, attraverso front office e laboratori territoriali, lo sviluppo di abilità digitali tra gli over 65. Oggi da progetto intercomunale di alcune piccole realtà umbre, si è trasformato in un progetto che non vede limiti territoriali.
#EmerGemma è uno strumento sociale, che aiuta a combattere il distanziamento, mettendo a disposizione degli anziani, l’ABC digitale affinchè non rimangano soli, almeno virtualmente.
Una serie di tutorial, mirati a fornire supporti base, spesso scontati, ma non per tutti semplici, all’utilizzo di nuove tecnologie (Facebook, wathsapp, skype e gli altri); supporti che ormai sono diventati un ausilio indispensabile per condurre una vita familiare e amicale quotidiana.
Grazie a una serie di dirette facebook, pillole digitali e lo “sportello a distanza” tramite whatsapp, sempre “aperto”, #EmerGemma sostiene le attività quotidiane divenute inevitabilmente digitali, in questo momento di emergenza sanitaria.
È possibile seguire le dirette facebook (ogni martedì e giovedì ore 16.00 https://www.facebook.com/gemmaprogetto) e ri-vedere tutti i contenuti nel canale YouTube del progetto (https://www.youtube.com/channel/UCD4fThSkBEcFFLKzO_9hNeQ) che sta divenendo un prezioso archivio di alfabetizzazione digitale, accessibile a tutti e sempre consultabile.
#EmerGemma ha creato un calendario di appuntamenti digitali che hanno un programma diversificato che tocca molti argomenti divenuti indispensabili in questa fase di emergenza sanitaria, come ad esempio: fare la spesa on line da produttori locali, fare videochiamate di gruppo con i propri cari, trovare informazioni certificate sul Covid-19 e sull’attualità più in generale, ordinare un pasto con la consegna a domicilio, visitare virtualmente musei, siti archeologici e città d’arte restando in casa. (Per maggiori informazioni http://www.progettogemma.it/emergemma/).
EMILIA ROMAGNA – IL PROGETTO PANE E INTERNET
Pane e Internet è un progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito dell’Agenda Digitale Regionale per favorire lo sviluppo delle competenze digitali dei cittadini al fine di garantire una piena cittadinanza digitale.
Il concetto di partenza della programmazione regionale 2018-2020 è quello di “cittadino digitale”, ovvero di un cittadino che, a tutte le età, usa le tecnologie per accedere alle informazioni, per fruire di servizi sempre più avanzati e per cogliere le opportunità che il digitale offre nel suo territorio.
A seguito dell’emergenza sanitaria in atto, Pane e Internet è approdato su Lepida Tv con 10 video-lezioni di 15 minuti l’una, in onda due volte la settimana – il lunedì e mercoledì alle ore 11, e in replica alle 16 – trasmesse dal canale 118 digitale terrestre di Lepida TV, sul sito di Lepida Tv (www.lepida.tv) e sul canale YouTube di Lepida. Le video-lezioni vogliono porre le basi delle competenze digitali in chi ne è sprovvisto o fa un uso molto limitato di Internet, computer e smartphone. Due esperti di comunicazione digitale e competenze sui media spiegano come creare un account di posta elettronica, configurare uno smartphone, navigare e ricercare informazioni su Internet, proteggere i dati sensibili, difendersi da malware e riconoscere le fake news. Diversi gli argomenti trattati, dalla ricerca di informazioni online, al tema dell’e-commerce, con esempi di siti su cui fare acquisti e consigli per ricercare le recensioni e le opinioni dei clienti. Le lezioni sono poi dedicate alle logiche di funzionamento dei principali social media e alle attività per connettersi a Internet. Tra i temi trattati, lo Spid (il Sistema pubblico di identità digitale) e i servizi online della pubblica amministrazione e come usare WhatsApp e le altre app di messaggistica. L’offerta di Pane e Internet per i cittadini si completa con una serie di seminari online di cultura digitale, utili per sapersi destreggiare con disinvoltura sulla rete. (Per maggiori informazioni www.paneeinternet.it / Facebook www.facebook.com/PaneEInternet ).
LE INIZIATIVE DELL’ASSOCIAZIONE INFORMATICI SENZA FRONTIERE
ISF – Informatici Senza Frontiere è un’associazione senza fini di lucro che dal 2005 opera per ridurre il digital divide ed introdurre all’uso degli strumenti tecnologici, come supporto al tenore di vita dei soggetti disagiati. ISF organizza corsi di informatica di base e avanzata, in Italia e nel mondo, gratuitamente, rivolti a persone che vivono in condizioni di emarginazione, difficoltà o disagio sociale oltre ad altre iniziative di sviluppo anche nei paesi del terzo mondo. ISF dal 2017 organizza il Festival di Informatici senza frontiere che si tiene ogni anno a Rovereto (TN) (Dal 15 al 17 ottobre 2020 https://festival.informaticisenzafrontiere.org/ ).
Nella difficile situazione creatasi a causa dell’emergenza Covid-19, ISF ha messo in campo competenze, idee e conoscenze tecnologiche per aiutare i soggetti più fragili. Per quanto riguarda gli anziani l’associazione ha messo a punto l’iniziativa “SOS Videochiamate”. Il progetto offre delle mini-guide per l’utilizzo delle più comuni applicazioni di videochiamata per smartphone, tablet e computer. Le guide sono disponibili e scaricabili per gli utenti delle Case di Riposo e per i familiari, amici e operatori che voglio mettersi in contatto con loro. Inoltre, un gruppo di soci volontari di Informatici Senza Frontiere offre uno sportello di assistenza via telefono e via e-mail per gli utenti che hanno dubbi, domande e difficoltà nell’uso delle app (sosvideochiamate@informaticisenzafrontiere.org).
SONIA MONTEGIOVE, ESPERTA IT, DIRETTRICE EDITORIALE TECH ECONOMY 2030
“Questo momento di grande difficoltà, ha messo in evidenza la potenza e utilità del digitale, ma ha anche mostrato quanto esistano ancora importanti barriere di accesso alle opportunità che le tecnologie digitali generano. Barriere rappresentate dalla mancanza di competenze digitali (non solo nella popolazione più anziana), dalla carenza di infrastrutture di rete adeguate o dalla mancata disponibilità di computer o altri device personali da poter utilizzare, come nel caso dei ragazzi chiamati a rapportarsi con la didattica a distanza. Sono sicuramente da apprezzare, tra le tante iniziative organizzate sui social network site e in Rete, spesso pensate per un target giovane o comunque già skillato, eventi come quelli proposti da #Emergemma, Lepida TV o Informatici Senza Frontiere, semplici, di facile fruizione e pensati proprio per chi non sa sfruttare il digitale per far fronte alle difficoltà quotidiane. Sono esempi di un uso del digitale che vuole avvicinare, includere e contribuire a rendere migliori le vite di tante persone”.
Gli anziani sono la fetta di “non nativi digitali” della nostra comunità e in questa fase non hanno possibilità di comunicare, o solo in parte, mentre è importante per loro potersi raccontare. L’alfabetizzazione digitale degli over 65 dovrà essere una priorità anche nel post covid-19. Priorità che dovrebbe essere affrontata dallo Stato italiano nel rispetto del principio di uguaglianza sostanziale, con azioni che vadano a sostenere il “pieno sviluppo della persona umana”.