La 34esima edizione del Festival Printemps des Arts di Montecarlo apre al Grimaldi Forum di Monaco con un brano di estremo virtuosismo, la “Sequenza I per flauto” di Luciano Berio e la sfavillante musica americana di Charles Ives e di Leonard Bernstein. La partitura di Berio del 1958 esplora le tecniche più avanzate riguardanti il flauto, proponendo un discorso armonico ad evocare un ascolto polifonico pur essendo il flauto strumento monodico. La Sequenza per flauto è la prima di un ciclo di 14 pezzi per strumento solista che sarà possibile ascoltare durante tutta la durata del festival. Interprete il flautista ventottenne canadese Samuel Bricault.
Dopo questo incipit tutto italiano si passa alla musica americana. Bernstein, famoso direttore d’orchestra, pianista e compositore, non è solo autore di eccellenti colonne sonore e musical: è infatti capace di mettere insieme gli stili più diversi, dalla dodecafonia al jazz, per creare musica sinfonica, corale, vocale e strumentale di impatto immediato anche sul pubblico meno preparato. In programma la raffinata l’ouverture dall’opera comica “Candide” e le trascinati e celeberrime “Danze sinfoniche” da “West Side Story” fortunatissimo musical di Broadway.
Di Charles Ives verrà eseguita la “Sinfonia n. 2” che testimonia la vocazione del compositore a citare la melodia popolare nell’ambito della musica sinfonica. In particolare l’ultimo dei cinque movimenti della partitura ha un carattere spiccatamente folcloristico, nella rievocazione di motivi di vecchie canzoni popolari.
Sebbene Ives approdi nel periodo più maturo a nuove scoperte di scrittura, la Sinfonia n. 2, che fa parte della produzione giovanile (1901), testimonia la vena lirica del compositore vicina allo spirito del sinfonismo romantico europeo.
Protagonista l’Orchestre national de France diretta da Yutaka Sado, direttore giapponese cinquantasettenne specialista di Bernstein.
A precedere il concerto sarà l’introduzione alla produzione di Ives ad opera del musicologo Philippe Albèra.
Un’incursione nella musica antica delle chansons dei trovieri è il tema del secondo giorno del primo weekend con il concerto dell’Ensemble Micrologus a Menton nella Basilica Saint-Michel. “Le jeu de Robin et Marion” di Adam de la Halle, in programma per la serata di sabato, è una commovente storia d’amore tra il cavaliere Robin e la pastorella Marion ed è considerato tra i più antichi esempi di teatro musicale profano del Medioevo.
In apertura vi sarà il “Portrait Yan Maresz”, compositore “en residence” di questa edizione del festival, con gli studenti dell’Académie Rainier III e dei conservatori della regione.
Prima del concerto sempre a Menton, al Museo Jean Cocteau, si terrà l’incontro “Robin, Marion o gli inizi della musica profana” tenuto dal musicologo David Christoffel.
Invece al Parking Des Pecheurs di Monaco inizierà un viaggio musicale alla scoperta di stili differenti, ritmato dalla successione di performance, esibizioni e concerti in cui la musica con l’utilizzo di strumenti rari si mescola alla danza e all’arte circense