Dopo un campionato scorso definito da molti come imbarazzante, le speranze dei tifosi napoletani erano riposte in un riscatto immediato. Purtroppo, la prima di campionato ha confermato le peggiori attese. La sconfitta per 3-0 contro il Verona è stata un duro colpo, rivelando una squadra svogliata e priva di qualsiasi reazione.
Prima di campionato: il Napoli cade, di nuovo
I giocatori sembrano più interessati al portafoglio che alla maglia. L’episodio del secondo gol, in cui ben tre calciatori perdono palla a centrocampo, è emblematico: un’impreparazione imbarazzante che ha portato al vantaggio avversario. E le altre due reti? Subite da un avversario fisicamente dominante ma tecnicamente limitato, a dimostrazione di una difesa totalmente inadeguata tra cui un Juan Jesus sempre sofferente contro la fisicità avversaria.
Mancano all’appello alcuni titolari come un Buongiorno acciaccato ed un Kvara uscito anzitempo, ma una panchina così scarna non può giustificare un simile disastro. Perché pagare un calciatore 11 milioni di euro all’anno per poi tenerlo in panchina? E un allenatore plurivincente, arrivato con grandi aspettative, sembra aver perso la lucidità.
Le (non) pagelle azzurre
La domanda sorge spontanea: cambiamo per non cambiare oppure veramente c’è voglia di cambiare? I tifosi napoletani non meritano una squadra così. È ora che società e allenatore prendano provvedimenti drastici. Altrimenti, il rischio è di vivere un campionato ancora più deludente. Oggi le pagelle azzurre sono molto semplici da fare: due in pagella per tutti.
Ad Maiora
Foto di copertina: DepositPhotos