Gli Italiani sempre più dediti alla ricerca del modo migliore per risparmiare sulla spesa alimentare senza rinunciare alla qualità dei prodotti acquistati, sempre più frequentemente direttamente dai produttori
“Con l’aumento dei prezzi si registra una crescente tendenza alla ricerca di forme di acquisto alternative a basso costo come l’acquisto nelle bancarelle che si sono moltiplicate durante l’estate con mercati nelle città e nei luoghi turistici”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che “spesso dietro le bancarelle si trovano imprenditori agricoli che consentono di risparmiare e garantirsi qualità e genuinità”. Peraltro, secondo l’ultima indagine dell’Antitrust “i prezzi al consumo attualmente praticati dalla grande distribuzione nel comparto ortofrutticolo non sono inferiori a quelli praticati dalle altre tipologie di vendita e, in particolare, risultano sensibilmente superiori a quelli praticati dai mercati rionali e dagli ambulanti”. Sulla base dei dati dell’Osservatorio nazionale sulla spesa in campagna promosso da Coldiretti e Agri 2000, sette italiani su dieci nel corso dell’anno hanno fatto almeno una volta acquisti direttamente dal produttore agricolo giudicandoli in maggioranza convenienti anche se accanto alla ricerca del risparmio è stata soprattutto la qualità e la freschezza dei prodotti acquistati a spingere il trend positivo. Tra i canali alternativi per acquisti al risparmio senza rinunciare alla qualità c’é anche fare la spesa direttamente nell’orto delle aziende agricole raccogliendo personalmente dal terreno il cespo di insalata, il finocchio e le zucchine che si intendono acquistare per garantirsi cibi sicuri e di qualità ma anche per risparmiare sui costi della raccolta secondo una formula denominata “pick your own” che sta avendo una rapida diffusione negli Usa e negli Stati Uniti. Ma per chi vuole acquistare prodotti freschi direttamente dal produttore, senza fare la “fatica” di raccoglierli, sul sito www.campagnamica.it c’è il motore di ricerca dove è possibile individuare per singolo comune le aziende agricole dove è possibile fare la spesa con quasi diecimila indirizzi disponibili. In forte crescita c’è anche la distribuzione alla spina dove il latte fresco di altissima qualità può essere comperato a prezzi variabili tra un euro ed un euro e venti (per il biologico), mentre sugli scaffali il latte fresco è venduto attorno a 1,4 euro al litro, riciclando peraltro il contenitore ed eliminando così anche la dispersione di rifiuti. Se sono ormai centinaia i distributori di latte fresco che possono essere rintracciati sul sito www.coldiretti.it in molte città è anche possibile approfittare dell’apertura dei mercati all’ingrosso ai privati cittadini, prevista dalla legge in orari determinati che consente risparmi con acquisti a collo (cassetta o altro) e di usufruire degli eventuali “saldi last-minute”. In molte grandi e piccole città, da Taranto a Monselice (Padova), da Trento a Montevarchi (Arezzo) si stanno diffondendo per iniziativa della Coldiretti anche i farmers market, i cosiddetti mercati esclusivi degli agricoltori molto diffusi negli Usa, per la vendita diretta e senza intermediazioni dei prodotti. Una opportunità resa possibile nel 2008 dall’entrata in vigore del Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.301 del 29 dicembre 2007, fortemente sostenuto dalla mobilitazione della Coldiretti, che dà la possibilità di avviare mercati gestiti dagli agricoltori in tutti i Comuni, localizzati anche in zone centrali e con frequenza giornaliera, settimanale o mensile a seconda delle esigenze locali.