Prezzo benzina in costante aumento: quali strategie adottare per venire incontro agli automobilisti? Il governo non sembra favorevole a confermare il taglio delle accise e ha deciso di puntare sui buoni carburante e sul controllo delle speculazioni.
Prezzo benzina: il peso di iva e accise
Le accise sui carburanti sono tasse indirette stabilite dallo Stato. Nel 2022, il decreto-legge contenente le “misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti“ aveva apportato un taglio delle accise sui carburanti consentendo, così, di tenere sotto controllo il prezzo di benzina e gasolio. Dal 1 gennaio 2023, la misura non è stata confermata dal governo Meloni e il prezzo della benzina è tornato a salire. Prosegue però la diatriba tra chi considera il rialzo in linea con la reintroduzione delle accise e chi il frutto di una speculazione.
Non essendo all’orizzonte la scelta di tagliare le accise, il governo ha deciso di affrontare il caro carburante con due altri provvedimenti inseriti nell’ultimo decreto: il bonus carburante e il controllo sul prezzo del carburante.
Bonus carburanti: come funziona
Vediamo come funziona il Bonus carburante:
- ogni datore di lavoro può riconoscerlo ai propri dipendenti per un massimo di 200 euro ciascuno;
- la cifra non è imponibile. Non andrà, cioè, a fare reddito;
- per ottenerlo bisogna essere titolare di reddito da lavoro dipendente;
- è riconoscibile anche dai lavoratori autonomi e dagli studi professionali che hanno dipendenti;
Per ottenere il bonus non sarà necessario presentare alcuna domanda. Il beneficio è valido per benzina, gasolio, gpl e metano. Sarà a discrezione del datore di lavoro e l’erogazione del beneficio è indipendente da accordi contrattuali. I lavoratori potranno usufruire del beneficio o sottoforma di bonus benzina o in forma di altri benefit. Il decreto firmato dal governo prevede la corresponsione del bonus fino a marzo 2023.
Il controllo sul prezzo del carburante
Altro punto importante del decreto prevede il controllo del prezzo del carburante. Secondo il decreto appena varato, il controllo del prezzo del carburante non sarà più settimanale ma giornaliero. I gestori dei distributori di carburante avranno l’obbligo di esibire presso il loro esercizio due cartelli: il primo recherà il prezzo da loro praticato e il secondo informerà sul prezzo medio nazionale fissato dal ministero dell’Ambiente.
In copertina foto di Bernd Schray da Pixabay