I ricercatori di Inail hanno realizzato un esoscheletro che, indossato, ridurrà notevolmente o del tutto gli effetti delle sollecitazioni muscolo-scheletriche. A beneficiarne potrebbero essere i circa cinque milioni di operatori che, secondo le informazioni estratte dalle banche dati Inail, svolgono abitualmente attività di movimentazione manuale di carichi in settori come l’edilizia, la logistica, la sanità e il manifatturiero, risultando quindi potenzialmente esposti a patologie e disturbi muscolo-scheletrici da sovraccarico biomeccanico, soprattutto della colonna vertebrale e delle spalle. Obiettivo della ricerca è la messa a punto di dispositivi ad alto tasso di innovazione per la prevenzione degli infortuni in contesti lavorativi particolarmente a rischio.
Prevenzione degli infortuni: come funzioneranno gli esoscheletri
Dalla prima sessione del workshop è emerso come in alcuni contesti lavorativi possa essere particolarmente vantaggioso l’ausilio degli esoscheletri, dispositivi indossabili che supportano le capacità fisiche dell’operatore – forza, agilità, velocità e potenza – riducendo notevolmente, o eliminando del tutto, gli effetti delle sollecitazioni muscolo-scheletriche.
L’esoscheletro sviluppato dai ricercatori di Inail e IIT è costituito da più moduli, che possono essere composti in diverse configurazioni funzionali alla specifica applicazione e supportano, rispettivamente, il tronco, per la riduzione dei carichi nella regione lombare, e le braccia, per ridurre i carichi al livello delle spalle.
A beneficiarne potrebbero essere i circa cinque milioni di operatori che, secondo le informazioni estratte dalle banche dati Inail, svolgono abitualmente attività di movimentazione manuale di carichi in settori come l’edilizia, la logistica, la sanità e il manifatturiero, risultando quindi potenzialmente esposti a patologie e disturbi muscolo-scheletrici da sovraccarico biomeccanico, soprattutto della colonna vertebrale e delle spalle.