Buone notizie per tutti coloro che richiedono un prestito personale online nel 2017: il costo finale del finanziamento è più basso rispetto all’ultima rilevazione di maggio 2016. Il risparmio consentito dalle offerte più convenienti, inoltre, è cresciuto, permettendo a chi sceglie online la proposta più vantaggiosa, un taglio dei costi fino al 17,4%
Queste sono le principali conclusioni che emergono da un recente osservatorio di SosTariffe.it in materia finanziaria.
Come è stata condotta l’indagine di SosTariffe.it
Partendo dai dati inseriti dagli utenti nella sezione di comparazione dei prestiti online, in fase di confronto dei preventivi, SosTariffe.it haanalizzato il costo di un prestito a marzo 2017, rapportando i risultati a quelli ottenuti da un analogo studio eseguito dal portale nel 2016.
Sono state simulate tre richieste di finanziamento: 10.000 euro da rimborsare in 60 mesi, 18.000 euro con rimborso a 36 mesi e 30.000 euroa 84 mesi.
Prendendo in esame la maggior parte delle proposte di finanziamento offerte online da parte dai principali istituti di credito e finanziari, per ognuna di queste simulazioni sono stati calcolati: rata mensile media, TAN e TAEG medi, importo totale dovuto per il finanziamento ecosto finale del prestito, ovvero la differenza in euro fra l’importo richiesto e quello effettivamente rimborsato.
Un prestito online nel 2017 può costare fino al 33,4% dell’importo richiesto
Grazie all’analisi è emerso che un finanziamento di 10.000 euro restituito in 60 mesi ha un costo medio finale che si aggira intorno ai2.210 euro, che corrisponde al 22% della somma erogata.
Gli utenti che chiedono un prestito di 18.000 euro da rimborsare in 36 mesi, invece, pagheranno indicativamente 2.356 euro, circa il 13% in più rispetto l’importo erogato dall’istituto.
Richiedere 30.000 euro e restituirli in 84 mesi costa in media il 33,4% del finanziamento, ovvero 10.032 euro in più di quanto prestato.
Prestiti online 2017: le variazioni di costo rispetto a maggio 2016
Le stesse simulazioni sono state messe a confronto con i risultati registrati nello studio del 2016, rivelando una maggior convenienza nelle proposte di prestiti che le banche offrono nel 2017 rispetto a prima, almeno quando si tratta di cifre significative.
In particolare, lo studio di SosTariffe.it ha stimato che oggi un prestito per un importo di 10.000 euro costa lo 0,50% in meno rispetto all’anno scorso (2.210 euro contro 2.260 euro).
La diminuzione del costo finale del finanziamento più rilevante, SosTariffe.it la registra per chi chiede 18.000 euro: in questo caso, rispetto al 2016, il costo è più basso del 2,42% (2.356 contro 2.792 euro).
Coloro che richiedono importi pari a 30.000 euro spenderanno a fine finanziamento l’1,51% in meno rispetto a chi ha ottenuto lo stesso prestito nel 2016 (10.032 euro contro 10.485 euro).
Prestito online: a quanto ammonta il risparmio possibile con il web?
I risultati dell’analisi di SosTariffe.it dimostrano che è possibile risparmiare scegliendo il prestito più conveniente: ma come identificarlo? Un’alternativa è quella di fare ricorso al web. SosTariffe.it ha svolto un’ulteriore analisi calcolando, per ogni simulazione, la differenza tra il preventivo più caro e quello più economico.
Da queste simulazioni è emerso che, confrontando online più preventivi, si può risparmiare dall’8,96% al 17,38% sulla cifra totale dovuta.
In particolare, nel 2017, chiedendo 10.000 euro, senza confrontare più proposte, si rischia di pagare 1.783 euro in più, un esborso extra del 13,63% sulla cifra finanziata; i richiedenti di un prestito di 18.000 euro possono sprecare più di 1.897 euro (8,96% dell’importo richiesto) scegliendo un’offerta poco conveniente, mentre chi ha bisogno di un finanziamento di 30.000 euro potrebbe versare 7.865 euro in più, un rincaro di quasi il 17,4% dell’importo erogato.
Se si opta per la prima offerta che si riceve, senza condurre un’adeguata analisi comparativa, si rischia di pagare, a fine restituzione del prestito, molto più. Tuttavia, con una richiesta online di un prestito la convenienza c’è e nel 2017 – rispetto all’anno passato – è cresciuta in alcuni casi, mentre in altri ha mantenuto la sua stabilità.