Si svolgerà a Tel Aviv dall’11 al 15 dicembre la missione scientifica degli esperti italiani selezionati dall’Ambasciata italiana in Israele e dalla Camera di commercio e industria italo-israeliana nell’ambito del tema ‘Preservation of Unesco sites’: giornate di studio e visite on-sitededicate a temi che affrontano lo studio delle scienze del patrimonio culturale in un’ampia ottica mediterranea.
L’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibam Cnr) è stato selezionato come Istituto del Cnr per mostrare le proprie esperienze e gli approcci utilizzati nel campo della ricerca archeologica, dalla conoscenza alla fruizione, alla gestione dei dati, alla comunicazione del patrimonio culturale. All’incontro, insieme ad altri specialisti di università e centri di ricerca italiani ed israeliani parteciperanno, il direttore dell’Ibam, Daniele Malfitana con un talk dal titolo ‘Archaeology, Research, Technology and Social relevance: a straightforward relationship’ e il ricercatore Antonino Mazzaglia, responsabile dell’Unità di ricerca Ibam di Palermo, con l’intervento ‘Towards a Global Archaeology: from Data to Shared Knowledge’.
Quattro giornate dedicate a dibattiti, strategie operative, metodologie di lavoro a confronto, incontri di lavoro con manager di aziende e soprattutto visite a luoghi celebri del patrimonio Unesco (Organizzazione delle nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura) su cui pensare di programmare nell’immediato futuro progetti di ricerca in partenariato tra i due Paesi e scambi di competenze tra gli Istituti di ricerca coinvolti.
Il team di esperti italiani visiterà i siti archeologici di Gerusalemme, la città crociata di Akko, gli scavi archeologici al porto di Caesarea; inoltre, workshop tematici e incontri con gli studenti e gli specializzandi si terranno a Tel Aviv presso The Weizmann Institute of Science, istituto israeliano d’eccellenza a livello mondiale dove ha sede anche il Kimmel Center for Archaeological Science che compie indagini multidisciplinari in archeologia.
“Sono molto contento di partecipare all’iniziativa voluta dalle istituzioni diplomatiche dei due Paesi, un invito che ci gratifica per il lavoro svolto in questi anni dall’Ibam“, dichiara Daniele Malfitana, direttore dell’Istituto. “Porteremo semplicemente ciò che sappiamo fare e che abbiamo fatto in questi anni, cercando di far capire agli amici israeliani che sono molto più avanti di noi in tema di innovazioni tecnologiche che l’archeologia è una disciplina come tante altre, moderna, viva e attuale che gestisce dati, legge i contesti e i paesaggi, interroga il passato, analizza segnali e messaggi e li trasmette alla società globale del futuro consentendo di fare molti passi in avanti nella crescita culturale delle realtà in cui viviamo“.