Sono in preparazione i prequel di “Gomorra” e “Romanzo criminale”: che significato hanno? Sono pure operazioni di rebranding o affascinanti opportunità creative? L’operazione prequel non è nuova per il cinema e da un po’ anche per la televisione. Molto spesso attraversa entrambi i mondi. Da quando la serialità ha letteralmente conquistato il pubblico, divenendo un fenomeno globale, si sono aperti nuovi spazi per narrare realtà più nascoste che nei racconti principali erano state solo accennate. In questo modo, però, non finiamo per vedere sempre lo stesso prodotto?
Il ritorno alle origini
“Gomorra – Le origini” e “Romanzo criminale – Le origini”: sono questi i titoli dei prequel (già in fase di scrittura) delle due fortunatissime serie tv targate Sky. L’annuncio è stato dato da Nils Hartmann, EVP Sky Studios per l’Italia all’interno dei festeggiamenti a Roma per i 20 di Sky. Stesso percorso per entrambe le storie: tutto è iniziato con un romanzo, diventato poi un film e successivamente una serie tv. Storie che hanno raccontato due universi criminali collocati in precisi momenti storici: la Banda della Magliana che operò per tutti gli anni Ottanta e la Camorra dei primi anni 2000 impegnata in una delle faide più sanguinose di sempre. I due prequel si collocheranno, ovviamente, in epoche precedenti anche se molto vicine tra loro.
“Romanzo criminale – Le origini” sarà ambientato negli anni Settanta, per raccontare, grazie sempre alla consulenza di Giancarlo De Cataldo, quella che è stata la commistione tra criminalità e mondo degli affari e della politica che ha poi portato alla nascita della Banda della Magliana.
“Gomorra – Le origini”, invece, partirà dalla fine degli anni Settanta per narrare quella fase della camorra, che è stato il contrabbando di sigarette, antecedente all’ingresso della criminalità organizzata nel mercato della droga. In questo lavoro vedremo, come hanno sottolineato gli sceneggiatori Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, chi erano Pietro Savastano, donna Imma, Chanel, da piccoli e da adolescenti e cosa è accaduto per farli diventare gli adulti che abbiamo conosciuto.
Che significato hanno i prequel?
Perché questa smania di scrivere prequel? Si vuole cavalcare l’onda del successo il più a lungo possibile? Si vuole giocare col potente richiamo che è la nostalgia? Nel suo libro “Il viaggio dell’eroe”, Christofer Vogler dice che ognuno è eroe della propria storia. In quello che è il manuale per eccellenza per scrittori e sceneggiatori, si apre la via per narrare di personaggi che in altre storie interpretano ruoli secondari o vestono i panni del cattivo. Ogni personaggio ha un proprio arco di sviluppo, ha un percorso che lo ha portato a essere ciò che è, perché non ripercorrerlo?
Da Darth Vener a Ciro l’immortale
Il prequel per eccellenza a cui tanti di noi sono affezionati è quella che racconta la storia di Anakin Skywalker diventato poi Dart Vener. Il tormento interiore, la rabbia, l’amore per Padme e i continui richiami del lato oscuro della Forza hanno animato un’intera trilogia.
Per citare “Gomorra – la serie”, autentico fenomeno globale, venduta in 190 territori e considerata dal New York Times tra le serie non americane più influenti dello scorso decennio, abbiamo già avuto un piccolo prequel, o meglio uno spin off nel film “L’immortale”. La pellicola, infatti, si inserisce perfettamente nella trama tra la quarta e la quinta stagione della serie per raccontare le origini di uno dei suoi personaggi più amati: Ciro l’immortale.
Star wars è diventato un franchising, un universo animato da tantissime storie con tante nuove serie e sembra che le nuove operazioni vogliano continuare su questa strada. Sicuri che lo spettatore non finirà per annoiarsi? Gli sceneggiatori impegnati nei prequel di Gomorra e Romanzo criminale, come hanno avuto modo di sottolineare, hanno ben presente questo rischio e assicurano che il mantra per loro sarà innovazione.