Gino Strada, chirurgo e cofondatore di Emergency, è uno dei due vincitori dell’edizione 2017 Premio “Sunhak Peace“. L’annuncio è stato dato a Washington, D.C. (Stati Uniti).
“Le cure offerte in prima linea alle vittime dei conflitti”, “la difesa dei diritti e della dignità delle persone attraverso la garanzia del diritto alla cura“, “l’impegno culturale contro la guerra e per la messa al bando delle mine antiuomo“: sono queste le motivazioni che hanno portato all’assegnazione del premio a Gino Strada. Dall’anno della sua fondazione nel 1994, Emergencyha offerto cure gratuite e di alta qualità a 8 milioni di persone in 17 Paesi.
“Oggi siamo chiamati a confrontarci con la più grande crisi dei rifugiati dall’epoca della Seconda guerra mondiale. È necessario per noi cittadini di tutto il mondo avere chiaro il valore della vita di ciascun essere umano. Attraverso la solidarietà e la cooperazione dobbiamo risolvere questo problema insieme” spiega Il-Sik Hong, ex presidente dell’Università di Corea a Seul e presidente del Comitato del Premio “Sunhak Peace”. “Un premio che si fonda sulla visione della pace come ‘una sola famiglia davanti a Dio’: per questa ragione abbiamo scelto la crisi dei rifugiati come nucleo tematico per i riconoscimenti del 2017“, ha spiegato.
“Attraverso il suo lavoro a favore delle vittime di guerra in Afghanistan, dei profughi e degli sfollati in Iraq, dei migranti in Italia, delle vittime della povertà in Africa, l’associazione fondata da Gino Strada è oggi anche impegnata nel dare risposte a quella che viene definita la “crisi dei rifugiati”. Lo fa, come sempre, attraverso il suo lavoro medico-chirurgico, attraverso il racconto di ciò che vede, e promuovendo una cultura di pace e di rispetto dei diritti umani“, continua il comunicato del Premio.
Il Premio “Sunhak Peace” viene assegnato ogni anno a individui e organizzazioni che si sono distinti per il importante contributo alla pace e allo sviluppo umano. La consegna del riconoscimento avverrà a Seul, in Corea.
Insieme a Gino Strada è stata premiata la dottoressa Sakena Yacoobi, la “madre dell’educazione afgana”, per aver “sviluppato programmi educativi innovativi: l’Afghan Institute of Learning da lei fondato ha offerto istruzione e servizi sanitari a oltre 13 milioni di rifugiati.