Dai 700 libri, articoli e video candidati per partecipare alla sesta edizione del Premio nazionale di divulgazione scientifica ‘Giancarlo Dosi’ è uscito il super vincitore: nella finalissima svoltasi giovedì 13 dicembre a Roma presso la sede centrale dell’Ente – presentata dal giornalista Guido Barlozzetti – numerose sono state le sorprese, in relazione anche ai temi innovativi e attuali prescelti dagli autori delle specifiche aree di pertinenza.
Premio nazionale divulgazione scientifica: il vincitore
A vincere, su tutti, il saggio di Leonardo G. Luccone ‘Questione di virgole. Punteggiare rapido e accorto’ (Laterza), racconto sobrio e divertente che con semplicità e metodo illustra gli usi corretti ed errati dei segni di punteggiatura, a partire dalla scrittura che abbiamo sotto il naso, nei suoi vari linguaggi.
Premio nazionale divulgazione scientifica: le sezioni
Nelle cinque specifiche aree scientifiche della sezione ‘libri’, questi i vincitori:
Sezione A – Scienze matematiche, fisiche e naturali: Piero Martin e Alessandra Viola, ‘Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti’, (Codice Edizioni, 2017): un viaggio, divertente e scientificamente rigoroso, alla scoperta dei rifiuti fuori e dentro di noi, con curiosità, dati, informazioni tecnologiche, storie su sprechi e soluzioni di un’idea, quella del rifiuto, che nei secoli si è trasformata.
Sezione B – Scienze della vita e della salute: Pierluigi Lopalco, ‘Informati e vaccinati. Cosa sono, come funzionano e quanto sono sicuri i vaccini’, (Carocci, 2018): un excursus storico sulla lotta fra l’uomo e i microbi che evidenzia come nel corso del XX secolo, grazie alla vaccinazione, le condizioni igieniche sanitarie siano migliorate a livello globale e come invece, in alcune scuole di pensiero dovute a disinformazione, i vaccini siano guardati con sospetto.
Sezione C – Scienze dell’ingegneria e dell’architettura: Armando Martin, ‘Industria 4.0, sfide e opportunità per il Made in Italy’, (Editoriale Delfino, 2018): vademecum sulla quarta rivoluzione industriale con un occhio di riguardo al sistema produttivo italiano che offre al lettore strumenti utili strumenti di comprensione sulle tecnologie abilitanti di Industria 4.0 e le implementazioni connesse, senza trascurare l’organizzazione di fabbrica e i risvolti pubblici e sociali.
Sezione D – Scienze dell’uomo, storiche e letterarie: Leonardo Luccone, ‘Questione di virgole. Punteggiare rapido e accorto’, (Laterza, 2018): il saggio sul valore della punteggiatura e l’importanza della riscoperta di essa nella società contemporanea si è aggiudicato anche il super-premio di questa edizione.
Sezione E – Scienze giuridiche, economiche e sociali: Roberto Defez, ‘Scoperta. Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l’Italia, (Codice Edizioni, 2018): un saggio per valorizzare il metodo scientifico, indispensabile strumento per modernizzare il Paese attraverso scelte concrete, meritocratiche e non ideologiche in tutti i campi.
Nella sezione ‘articoli’, in testa alla terna è arrivato Franco Bagnoli con ‘Un esempio di teoria dei giochi: i venditori di gelato’ (Sapere, 2018), incentrato sulla matematica della probabilità, mentre nella neo-costituita sezione ‘video’ si è aggiudicato il podio Assunta Croce con ‘Il cancro è una malattia del DNA’ (2017), un racconto per immagini su come insorgono le mutazioni nel nostro DNA, quali effetti hanno e che cosa succede quando i meccanismi preposti al controllo dell’informazione genetica non funzionano correttamente.
Premio nazionale divulgazione scientifica: la giuria
A votare in sala era presente una giuria di 150 persone presieduta da Giorgio De Rita (Segretario Generale Censis). Tre premi speciali fuori concorso sono stati invece assegnati alle Edizioni Centro Studi Erikson per essersi distinta nella divulgazione scientifica rivolta ai ragazzi in particolare per il video presentato al premio ‘Da dove veniamo?’ basato sul libro ‘Mia nonna era un pesce’ di Jonathan Tweet e Karen Lewis che spiega ai bambini la teoria di Charles Darwin; a Stefano Dalla Casa, giornalista e comunicatore scientifico per il suo articolo ‘Bufale e riscalda-mento globale, che cosa è rimasto del climategate?’ (Wired.it), e a Paolo Barucca, Sandro Iannaccone e Letizia Scacchi per il loro libro ‘La scienza coatta’ (Garzanti, 2018).
Nel corso della serata, sono stati assegnati anche altri riconoscimenti: la virologa Ilaria Capua è stata premiata per il suo contributo fondamentale nella divulgazione scientifica in Italia, mentre sempre Roberto Defez (Cnr-Ibbr) ha ricevuto un premio speciale da BPER, sponsor della manifestazione. Infine, è stato tributato un ricordo a Eugenia Ferragina, ricercatrice del Cnr scomparsa prematuramente.
Il Premio nazionale di divulgazione scientifica è organizzato dall’Associazione Italiana del Libro con il contributo di BPER Banca e dell’AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale). Il Cnr è stato anche quest’anno patrocinatore assieme a Uninettuno, università telematica.