Il sipario del Teatro Mercadante si alzerà martedì 18 dicembre alle ore 19.00 sul gran finale della 64esima edizione del Premio Napoli, lo storico riconoscimento alla letteratura italiana. Un’edizione che confermerà ancora una volta lo spirito colto e al contempo popolare dell’iniziativa: a più di 1300 “giudici lettori”, infatti, sarà affidato il compito di decretare i vincitori, a partire dalle terne finaliste selezionate da una giuria tecnica presieduta dall’avvocato Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli. Condurrà la serata la giornalista Conchita Sannino, in collaborazione con le colleghe Mirella Armiero, Francesca Ghidini e Ida Palisi.
A contendersi il Premio Napoli 2018 saranno: per la sezione “Narrativa”, Giorgio Falco con “Ipotesi di una sconfitta” (Einaudi), Michele Mari con “Leggenda privata” (Einaudi) e Davide Orecchio con “Mio padre la rivoluzione” (Minimum Fax); per la “Poesia”, Mariano Baino con “Prova d’inchiostro e altri sonetti” (Aragno),Guido Mazzoni con “La pura superficie” (Donzelli) ed Elio Pecora con “Rifrazioni” (Mondadori); per la“Saggistica”, Donatella Di Cesare con “Stranieri residenti” (Bollati Boringhieri), Francesco Merlo con “Sillabario dei malintesi” (Marsilio) e Matteo Vegetti con “L’invenzione del globo” (Einaudi).
Alle sezioni votate dai giudici lettori si affiancheranno tre categorie speciali, indicate dalla giuria tecnica: il premio “Internazionale” andrà a Jhumpa Lahiri, scrittrice di origini bengalesi e premio Pulitzer nel 2000 per “L’interprete dei malanni”, la sua prima raccolta di racconti brevi; premio “Cultura” all’attore e regista Renato Carpentieri, vincitore del David di Donatello 2018 come migliore interprete protagonista per il film “La tenerezza” di Gianni Amelio; infine, premio “Napoletani illustri” a Maurizio de Giovanni, autore della saga letteraria di successo “I bastardi di Pizzofalcone”.