Sono 101 i candidati alla selezione finale del Premio Napoli 2020. Chiuso il termine per la presentazione delle candidature, la giuria tecnica dovrà selezionare i nove finalisti, tre per ogni categoria: narrativa, poesia e saggistica.
A decretare i vincitori per ciascuna categoria sarà poi la giuria popolare che è in via di costituzione: le iscrizioni sono iniziate il 4 maggio e termineranno il 6 luglio.
Gli autori provengono da tutta Italia. Anche quest’anno il Premio può vantare candidati di grande rilievo del panorama letterario nazionale. Sono 49 i libri candidati per la sezione narrativa, 17 per la sezione poesia e 35 per la sezione saggistica. Tutti i libri candidati alla selezione 2020 sono consultabili sul sito della Fondazione Premio Napoli.
Gli autori si presentano
In tempi di emergenza sanitaria, per favorire e garantire il rapporto diretto con il pubblico, da sempre segno distintivo del Premio Napoli, la Fondazione ha deciso di dare agli autori la possibilità di presentare la propria opera con un breve video. Tutti i video sono disponibili al seguente link
“La cultura è sempre essenziale – afferma il Presidente della Fondazione Premio Napoli, l’avvocato Domenico Ciruzzi – e nei momenti difficili di un Paese e di tante persone lo è forse anche di più perché serve a vedere quello che il quotidiano spesso oscura. Le difficoltà dettate dalla pandemia non fermano le attività della Fondazione, abbiamo chiesto agli autori di presentare i loro libri con brevi video e ne è venuto fuori un format snello e diretto che replicheremo anche nelle edizioni future. Nei prossimi mesi continueremo a coinvolgere il territorio nel pieno rispetto della vocazione di questo Premio, che è quello di essere al tempo stesso colto e popolare”
La giuria popolare
La diffusione capillare dei comitati di lettura, distribuiti tra Napoli e provincia e nelle strutture carcerarie di Secondigliano e Poggioreale, sono motore trainante e costituente una rete di divulgazione letteraria in perenne espansione. I gruppi di lettura sono interlocutori privilegiati nella programmazione culturale del Premio Napoli, con una vasta maggioranza di studenti delle scuole superiori, distribuite tra il centro e la periferia cittadina.
Il compito del giudice lettore consiste nel ritirare i libri della sezione prescelta nella sede della Fondazione Premio Napoli. Ha l’obbligo di leggerli e di assegnare via web un singolo voto per uno dei testi finalisti. È possibile esprimere la propria preferenza anche recandosi nella sede della Fondazione e accedendo alla modalità di votazione elettronica assistita. I giudici lettori, inoltre, possono partecipare agli incontri con gli autori e ad altri eventi organizzati dalla Fondazione, nonché farsi promotori di idee e progetti da sottoporre per la valorizzazione della lettura e delle iniziative culturali.
Ogni giudice lettore ha avuto la facoltà di iscriversi per una sola sezione: “Narrativa”, “Poesia” o “Saggistica”.
Per far parte della giuria popolare è possibile candidarsi fino al prossimo 6 luglio.
La storia del premio
Nato nel 1954, il Premio Napoli ha insignito prestigiosi autori della storia culturale contemporanea. Costituisce un unicum nel panorama culturale italiano, sia perché, a differenza di altri riconoscimenti promossi da privati, è promosso da una Fondazione costituita da soggetti pubblici (Comune di Napoli, Regione Campania, Città metropolitana, Camera di Commercio), sia perché animato da migliaia di “giudici lettori”.
Per coinvolgere un pubblico sempre più social, la Fondazione ha attivato i canali Facebook (che conta più di 6mila iscritti), Twitter (gli hashtag ufficiali sono #PremioNapoli e #PN19), Instagram, Telegram, LinkedIn e Goodreads, il social network dedicato ai libri. La Fondazione si avvale anche della collaborazione di una vasta rete di bookblogger e booktuber con progetti quali “Blogger leggono il Premio Napoli”.