Premiati i vincitori della Settima edizione del Premio Internazionale per la Sceneggiatura MATTADOR dedicato a Matteo Caenazzo, Concorso di scrittura per il cinema rivolto a giovani sceneggiatori dai 16 ai 30 anni. La Giuria 2016 composta da Ivan Cotroneo (scrittore, sceneggiatore e regista, presidente di giuria), Armando Fumagalli (direttore del Master in International Screenwriting and Production dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano), Alessandro Rossetto (regista e documentarista), Simonetta Amenta (produttrice di Eurofilm) e Stefano Bessoni (regista, illustratore e docente di animazione stop-motion), ha assegnato i premi dopo un’attenta valutazione di una rosa di elaborati selezionati dai lettori tra i 117 pervenuti quest’anno all’Associazione triestina.
Luca Arseni, 25 anni, di Roma, assieme a Giuseppe Brigante, 26 anni, di Avellino, con Il Piano del Coyote sono i vincitori della migliore sceneggiatura per lungometraggio del 7° Premio Internazionale Mattador, per l’originalità dimostrata nel trattare un tema molto frequentato nel cinema: alla soglia dei trent’anni Ascanio, Camilla e Francesco decidono di comprare casa insieme. Dovranno accontentarsi di una nuda proprietà che li spingerà a sorprendenti soluzioni, ma nelle loro vite tutto cambierà. Marcello Pedretti, 26 anni, di Bologna, con Ascolta i tuoi occhi è il vincitore del Premio CORTO86 alla migliore sceneggiatura per cortometraggio, per la capacità di sintesi in un racconto di poche battute che vede protagonisti Giada, una giovane truccatrice, e Red, una rockstar che la ragazza sta truccando. Comincia una conversazione banale che prenderà inattesi sviluppi.
Serena Pia Perla, 29 anni, di San Giovanni Rotondo (Foggia), assieme a Giulio Rizzo, 22 anni, di Genova, con Bingo e Luca Mastrogiovanni, 24 anni, di Campobasso, con Cono d’ombra sono i vincitori della Borsa di formazione Mattador al miglior soggetto. Bingo racconta l’ultimo giorno di lavoro di Eleonora in una sala giochi di Roma. Attraverso le esperienze della protagonista viene svelato un mondo popolato di figure bizzarre. Cono d’ombra tratteggia con sensibilità un rapporto padre e figlio delicato e doloroso: Rino, un anziano vedovo, è consapevole che Livio, il figlio disabile, non potrà contare sulla sua presenza per sempre e cercherà di farlo uscire da un cono d’ombra rassicurante ma pericoloso, nel tentativo di insegnargli a cavarsela senza di lui.
Camilla Sicignano, 23 anni, di Monza, con Don’t Stop Creating è la vincitrice della Borsa di formazione Dolly alla migliore storia raccontata per immagini, dotata di buon gusto grafico e con una spiccata propensione al taglio cinematografico. Infine, Marco Ori, 28 anni, di Copparo (Ferrara), con la sceneggiatura Il grande buio ha ricevuto la menzione speciale della Giuria per la storia di Bruno, un giornalista fallito, a cui viene offerta una possibilità di riscatto che lo porterà in un viaggio verso Venezia, con altri due uomini, che cambierà il loro modo di intendere la vita, la morte, l’amicizia.
Nomine e Premiazione sono avvenute nella suggestiva cornice delle Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia che ha ospitato la Cerimonia conclusiva, suggellando la Settima edizione del Premio Mattador dedicato a Matteo Caenazzo, giovane talento triestino, studente di cinema all’Università Ca’ Foscari di Venezia, scomparso prematuramente il 28 giugno 2009. La sua motivata determinazione e la sua contagiosa energia hanno posto il seme da cui si è sviluppata l’attività dell’Associazione Culturale MATTADOR, ideatrice del Concorso.
Alla Cerimonia, condotta dal giornalista e presidente del Circolo della Stampa di Trieste, Pierluigi Sabatti, per la Giuria 2016 erano presenti: Ivan Cotroneo, Armando Fumagalli, Simonetta Amenta e Stefano Bessoni, mentre Alessandro Rossetto non ha potuto intervenire ed ha inviato un messaggio.
Ha portato il saluto in rappresentanza del Comune di Venezia la Consigliera Maika Canton. Sono intervenuti Fabrizio Borin, docente di Storia del Cinema italiano all’Università Ca’ Foscari e direttore artistico del Premio Mattador, Riccardo Caldura, docente di Fenomenologia delle Arti contemporanee all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Nives Zudi? Antoni?, direttore del Dipartimento di Italianistica dell’Università del Litorale di Capodistria, Slovenia, Mauro Rossi, responsabile di EUT Edizioni Università di Trieste e, per l’Associazione Culturale MATTADOR, Stefano Basso, sviluppo progetti Fandango e curatore del Premio Dolly, Andrea Magnani, coordinatore della Borsa di formazione Mattador, Giulio Kirchmayr, coordinatore del Progetto CORTO86, Pietro Caenazzo, Presidente dell’Associazione. L’attore Fulvio Falzarano, infine, ha letto alcuni brani tratti dalle sceneggiature premiate.
A tutti i vincitori è stato consegnato il Premio d’Artista 2016 ispirato al percorso artistico di Matteo. Per la Settima edizione si tratta di una fotoincisione e acquatinta tirata in più esemplari dall’opera intitolata Aerei, realizzata con la tecnica dell’inchiostro su carta piegata da Massimo Bartolini, artista toscano che ha partecipato ad importanti mostre personali e collettive, tra le altre, PS1 New York, SMAK Gent, Biennale Venezia, Biennale Shangai, Manifesta 4 Francoforte, Documenta 13 Kassel, MOCA Los Angeles.
Il Premio MATTADOR si propone di far emergere e valorizzare nuovi giovani talenti che scelgono di intraprendere un percorso professionale ed artistico nell’ambito della scrittura cinematografica. I vincitori sono premiati con somme in denaro, 5.000 euro alla migliore sceneggiatura e 1.500 euro al miglior soggetto, ma in particolare con qualificati percorsi formativi, i MATTADOR WORKSHOP: la Borsa di formazione Mattador sullo sviluppo dei soggetti, a cura degli sceneggiatori Vinicio Canton, Maurizio Careddu, Laura Cotta Ramosino e Dante Palladino, la Borsa di formazione DOLLY sullo sviluppo delle storie illustrate, a cura del concept designer Daniele Auber, e il Progetto CORTO86, con la realizzazione del film tratto dalla sceneggiatura vincitrice, di cui l’autore può firmare anche la regia.