Presso l’Auditorium della Rai di Napoli si è tenuta la cerimonia di premiazione della XXXII edizione del ”Premio Elsa Morante” alla presenza della Presidente Dacia Maraini e di alcuni membri della giuria, i giornalisti F. Cevasco e E. Colimoro, Tjuna Notarbartolo scrittrice, giornalista ed encomiabile direttore della manifestazione e Teresa Triscari critico letterario.
Francesco Pinto, direttore del centro di produzione Rai di Napoli, ha fatto gli onori di casa nella perfetta cornice, per visibilità, audio e organizzazione, dell’Auditorium.
Altri membri della giuria sono: S. Calandrelli, R. Faenza, P. Ruffini, M. Costanzo, M. Maggioni, D. Morante, G. Nannini.
L’Auditorium era strapieno di ragazzi, studenti delle scuole medie inferiori e superiori, partecipi e orgogliosi d’essere presenti in rappresentanza dei mille che compongono la giuria popolare che coi suoi voti ha decretato il super-vincitore tra i tre libri premiati nella sezione “Ragazzi”.
Sono state cinque le sezioni premiate:
– Morantiano, assegnato al celebre scrittore e critico René De Ceccatty che ha firmato una poderosa biografia su Elsa Morante (Tallandier). A premiarlo il console di Francia nonché direttore dell’Istitut français de Naples, partner dell’evento, Jean-Paul Seytre.
– Nisida-Roberto Dinacci, assegnato a Gianluca Guida, direttore dell’IPM, per il lavoro culturale svolto negli ultimi dieci anni, con la pubblicazione di un libro all’anno. I ragazzi di Nisida fanno parte della giuria popolare del premio Morante che ha fondato per loro una Biblioteca guidata dall’insegnante M. Franco.
– Saggistica, assegnato a G. Turnaturi per il libro ”Non resta che l’amore”– Mulino ed., un saggio brioso e necessario sul sentimento più semplice e complesso del mondo.
– Ragazzi, assegnato a tre libri : “Every child is my child”, storie vere e magiche di piccola grande felicità” che raccoglie 33 racconti, sul tema dell’infanzia e della felicità, scritti da altrettanti protagonisti del mondo dello spettacolo e i cui proventi sono devoluti alla ricostruzione di una scuola al confine con la Siria. Il premio è stato ritirato da Paola Cortellesi e P. Clabresi che insieme ad altri attori hanno dato vita all’iniziativa con la volontà di non fermarsi all’indignazione e di realizzare qualcosa di concreto per i bambini siriani che ora hanno una scuola e che meritano d’essere felici come ogni altro bambino.
A Catena Fiorello per il suo bel libro d’esordio, nella nuova edizione Giunti, ”Picciridda”, nel quale racconta dell’emigrazione siciliana dei primi anni ’60 attraverso la voce narrante della piccola protagonista, Lucia, una bimba di 11 anni affidata dai genitori ai nonni. Lucia crescerà in fretta attraversando con dignità il dolore della separazione dalle persone care e la durezza della vita. Diventerà una donna forte, capace di superare avversità e traumi e di ricominciare, anche grazie al rapporto di grande dialettica, ma non sempre facile, che ha con la nonna e che costituisce il cuore del romanzo.
Ad Aldo Cazzullo per “Metti via quel cellulare”, Mondadori ed., scritto dall’autore insieme ai figli coi quali dialoga sull’utilità dell’oggetto e l’opportunità di essere presente sui social. Cazzullo nutre molti dubbi in merito, mentre i figli ne sono entusiasti, l’unico antidoto resta, allora, il dialogo e la necessità di dominare il mezzo piuttosto che divenirne schiavi. Il libro non è una predica ma un invito alla discussione, all’uso educato del cellulare e alla consapevolezza dei rischi che molti adolescenti corrono nell’esporsi senza proteggersi.
Il super-vincitore, tra i tre libri premiati, scelto dalla giuria popolare dei ragazzi, è risultato essere “Every child is my child”. Alcuni studenti si sono avvicendati sul palco per leggere le motivazioni delle loro scelte. Ecco una valida alternativa all’eccessivo uso del web denunciato da Cazzullo.
– Spettacolo: assegnato per il Cinema a Luciano Stella produttore del film d’animazione “La gatta Cenerentola” ispirato alla racconto di G. Basile e all’opera teatrale di R. De Simone. Stella è anche il fondatore della Mad Entertainement, con la quale ha realizzato progetti di livello internazionale valorizzando talenti nostrani.
Musica, alla band napoletana i Foja per il brano “A chi appartieni”, colonna sonora del film La gatta Cenerentola. La band si distingue per il suo sound grintoso e originale, appassionato e dolce come il nome che ha scelto, Foja, espressione di grande energia.
All’attore David Gramiccioli fondatore della “Compagnia Teatro Artistico d’Inchiesta” con la quale porta in scena argomenti non sempre graditi dai media ufficiali, come il monologo di D. Maraini “Mi chiamo Antonio Calderone” su un pentito di mafia. Gramiccioli ha ricevuto il premio E. Morante Teatro “Dar voce ad Elsa Morante” in quanto interprete del passo “ l’Addio” tratto da “Il mondo salvato dai ragazzini” del quale ricorre il cinquantennale della pubblicazione.
Quest’anno è stata inoltre inaugurata una nuova sezione, Medeaterranea Award, dedicata all’arte culinaria e curata dall’Accademia Medeaterranea e Sire – Ricevimenti d’autore, ospitata dalla Mostra d’Oltremare, dove cinque studenti hanno preparato altrettante pietanze ispirate ai titoli dei libri di Dacia Maraini.
La giornata si è conclusa ancora all’insegna della letteratura con la presentazione dell’ultimo libro di D. Maraini, “Tre donne”- Rizzoli ed. raccontato dall’autrice intervistata da Tjuna Notarbartolo e attraverso le letture delle attrici Cristina Donadio e Veronica Mazza.
Il Premio E. Morante è patrocinato dalla Rai, con la media partnership di Rai Cultura e la collaborazione della sede Rai di Napoli ed è coordinato da Iki Notarbartolo e Gilda Notarbartolo per la comunicazione e realizzato insieme al Comitato O. presieduto da A. Parlati vicedirettore del Centro Produzione Rai di Napoli.