Si è conclusa la Premiazione della “II Biennale d’arte di Salerno”, presso il complesso monumentale di Santa Sofia a Salerno. Tra le opere in mostra anche quelle di Mimmo Rotella, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Giosetta Fioroni, Emilio Isgrò, Rabarama e molti altri.
I premi della Biennale
Alla nota artista Alina Ditot è andato il primo premio per la pittura astratta per l’opera “I 7 Peccati Ditottiani”. L’opera, che misura 200 cm x 120 cm, è composta da 7 tele in cui l’artista ci narra visivamente i 7 peccati capitali che uniti formano la famosa Croce di Ditot.
L’artista
Ogni tela viene lacerata dall’artista per dare forza a ciò che vuole rappresentare. La tela viene strappata, per poi essere legata con lo spago: quasi a voler ricostruire una nuova esistenza umana, lontana dal peccato. Alina Ditot attraverso questa sua opera trasporta l’osservatore nell’inferno dantesco; un inferno in cui però, al posto di Lucifero, troviamo Beatrice che ci porta in nuovi paradisi dell’Eden. L’artista è conosciuta internazionalmente per le importanti mostre museali e istituzionali a cui ha partecipato e le sue opere si trovano ormai in importanti Fondazioni pubbliche, collezioni private nazionali ed internazionali.
L’inaugurazione della Biennale ha visto la presenza di migliaia di persone. Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, il vice sindaco Eva Avossa, il presidente della commissione Cultura Ermanno Guerra, i curatori della manifestazione Olga Marciano e Giuseppe Gorga, il direttore del Conservatorio di Musica “Martucci” Imma Battista, il direttore ed editore del Magazine di Arte contemporanea Frattura Scomposta Sergio Curtacci, la dirigente del liceo artistico Ester Andreola, il curatore de la Bienal di San Nicolas, Buenos Aires, Luis V. Gramet. Agli organizzatori sono arrivati anche gli auguri del ministro Gianluca Galletti.