Secondo il nuovo regolamento, l’accesso ai precursori di esplosivi da parte di privati sarà oggetto di controlli ancor più rigidi. Il Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio ha approvato oggi l’accordo provvisorio raggiunto il 4 febbraio tra la presidenza rumena del Consiglio e i rappresentanti del Parlamento europeo su un progetto di regolamento che impone norme più rigorose per quanto riguarda l’immissione sul mercato e l’uso di precursori di esplosivi in tutta l’UE, allo scopo di limitarne la messa a disposizione del pubblico e assicurare l’adeguata segnalazione di transazioni sospette lungo l’intera catena di approvvigionamento.
I precursori di esplosivi sono sostanze chimiche che possono essere utilizzate per fini legittimi, ma possono anche essere usate impropriamente per la fabbricazione illecita di esplosivi artigianali.
Precursori di esplosivi: cosa prevedono le nuove norme
Le nuove norme limiteranno la disponibilità dei precursori di esplosivi per i privati e garantiranno l’adeguata segnalazione di transazioni sospette lungo l’intera catena di approvvigionamento.
La proposta di regolamento prevede due categorie distinte di precursori di esplosivi:
- “soggetti a restrizioni”, che non possono essere messi a disposizione, introdotti, detenuti o usati dai privati con una concentrazione superiore a un determinato valore, e
- “disciplinati”, le transazioni sospette dei quali dovrebbero essere segnalate dagli operatori economici, ivi compresi i mercati online
Fatte salve le condizioni stabilite dal regolamento, gli Stati membri mantengono la possibilità di istituire sistemi di licenze, che consentirebbero a determinati precursori di esplosivi soggetti a restrizioni di continuare ad essere messi a disposizione dei privati.
Fatto salvo il controllo da parte della Commissione, gli Stati membri saranno anche in grado di applicare le norme relative ai precursori di esplosivi soggetti a restrizioni ad alcune sostanze chimiche non disciplinate dal regolamento.
Le nuove norme impongono inoltre una serie di obblighi di formazione e di sensibilizzazione:
- agli operatori economici che si occupano della fabbricazione o della vendita di precursori di esplosivi e
- alle autorità di controllo nazionali
Il regolamento si applicherà diciotto mesi dopo la data di entrata in vigore, prevista prima della fine del 2020.
Precursori degli esplosivi: prossime tappe e informazioni generali
Dopo la consueta messa a punto da parte dei giuristi-linguisti, il testo concordato sarà presentato al Parlamento europeo e al Consiglio per l’adozione formale.
Con l’obiettivo di impedire la fabbricazione illecita di esplosivi, il regolamento (UE) n. 98/2013 relativo all’immissione sul mercato e all’uso di precursori di esplosivi limita la disponibilità, l’introduzione, la detenzione e l’uso di taluni precursori di esplosivi al pubblico e stabilisce inoltre norme in materia di segnalazione di transazioni sospette.
Le restrizioni e i controlli esistenti si sono rivelati insufficienti per impedire la fabbricazione illecita di esplosivi artigianali. Ad esempio, l’obbligo di registrazione delle transazioni non funge da deterrente, né impedisce ai criminali di entrare in possesso di precursori di esplosivi.
Inoltre, il regolamento in vigore non è sufficientemente chiaro per quanto riguarda numerosi obblighi che esso impone, ivi compresi quelli che mirano a garantire la trasmissione di informazioni lungo la catena di approvvigionamento.