A seguito di diversi reclami giunti agli uffici comunali circa l’errata quantificazione delle superfici imponibili, su richiesta dell’Assessorato al Bilancio, la RTI Equitalia Sud Spa – Geset Spa e Ottogas srl ha chiarito che è possibile presentare un’istanza in autotutela per il riesame dell’avviso, indicando la superficie corretta ed allegando copia della piantina catastale in scala rilasciata dal Catasto.
Alla luce del futuro obbligo di legge all’utilizzo per la tassa rifiuti delle superfici contenute nella banca dati del Catasto, si invitano i cittadini a richiedere contestualmente all’Agenzia delle Entrate la correzione del dato catastale errato, attraverso la procedura online “Contact Center” o in alternativa presentando apposita domanda in cui siano indicate le generalità, i dati dell’immobile e l’errore riscontrato (può essere utile allegare anche copia dei documenti che comprovino la richiesta). Lo sportello dell’Agenzia delle Entrate di Napoli competente è sito in via Montedonzelli 48.
Al fine di fare chiarezza circa le attività contrasto ai fenomeni di evasione ed elusione alla tassa rifiuti, si fa presente che il comma 3 dell’articolo 70 della legge 507/93 (così come modificato dal comma 340 articolo 1 della legge finanziaria 2005) stabilisce che:
“(…)A decorrere dal 1 gennaio 2005, per le unità immobiliari di proprietà privata a destinazione ordinaria censite nel catasto edilizio urbano, la superficie di riferimento non può in ogni caso essere inferiore all’80% della superficie catastale (…); per gli immobili già denunciati, i comuni modificano d’ufficio, dandone comunicazione agli interessati, le superfici che risultano inferiori alla predetta percentuale a seguito di incrocio dei dati (…)”
Con la valorizzazione da parte dell’Agenzia delle Entrate (ex Agenzia del Catasto) del dato dei metri quadrati degli immobili, attraverso procedure di incrocio con le banche dati comunali, la SAPNA (e per essa la RTI affidataria del servizio) ha proceduto alla rideterminazione delle superfici imponibili ai fini della TARSU per gli anni 2010, 2011 e 2012, emettendo avvisi di accertamento in rettifica.